Incostituzionale il C.D. contributo di solidarietà solo a carico del pubblico impiego Stampa
Il prelievo sui redditi dei dipendenti della pubblica amministrazione era stato introdotto dalla manovra di luglio 2010. Il testo della legge prevedeva allora un prelievo del 5% per la parte eccedente i redditi sopra i 90 mila euro e del 10% sulla parte eccedente i 150 mila euro. Con la manovra di Ferragosto il contributo di solidarietà veniva applicato anche al settore privato, e per tutti diventava deducibile. Ma nei nuovi emendamenti è stata cancellata solo quest'ultima parte, lasciando di fatto la misura così come era stata formulata nel decreto di luglio. I magistrati sono pronti a qualsiasi ''iniziativa di protesta, nessuna esclusa'' contro la manovra correttiva, giudicata ''incostituzionale''. Lo annuncia, in una nota, il Comitato di coordinamento fra le magistrature e l'avvocatura di Stato. ''Il Comitato intermagistrature, in attesa di conoscere nel dettaglio il testo definitivo delle modifiche alla manovra, con riferimento al c.d. contributo di solidarietà, - si legge nella nota - ribadisce l'assoluta contrarietà alle misure che incidono unicamente sul pubblico impiego senza colpire gli evasori fiscali (già beneficiati da numerosi condoni), i patrimoni illeciti, le grandi rendite e le ricchezze del settore privato e le fonti di spreco delle risorse piu' volte segnalate. E' del tutto evidente l'incostituzionalità di una disposizione con la quale si opera una decurtazione secca del trattamento economico solo dei dipendenti pubblici, in violazione dei principi di eguaglianza e di progressività del sistema fiscale''.
(Fonte: asca.it 30-08-2011)