Il programma nazionale di riforme (PNR) 2011-13 Stampa

Per le imprese che affidano commesse di ricerca alle università credito d'imposta del 90%. Stop al proliferare di regimi di favore fiscale, di esenzione, di erosione dell'imponibile. Il turismo costiero potrà beneficiare di apposite zone a burocrazia zero. I fondi stanziati per le zone franche urbane, mai diventate operative, potranno essere utilizzati nell'ambito delle zone a burocrazia zero, se coincidenti. Nascerà un nuovo strumento in favore della ricerca; i contratti di ricerca strategica saranno rivolti a sostenere l'innovazione promossa da grandi e medie imprese. Entro la fine del 2011 partirà il nuovo fondo per favorire l'accesso al credito da parte delle imprese del Mezzogiorno. Sono alcune delle novità contenute nel Programma nazionale delle riforme 2011 – 2013 (Pnr), varato nei giorni scorsi dal governo all'interno del Documento di economia e finanza pubblica (Def). Sono 11 i punti chiave sui quali il Pnr si propone di intervenire nel triennio di riferimento: riforma fiscale, Meridione, lavoro, opere pubbliche, edilizia privata, ricerca & sviluppo, istruzione & merito, turismo, agricoltura, processo civile, riforma della pubblica amministrazione e semplificazione.

Bonus fiscale del 90% per favorire il rapporto impresa-università. Il Pnr anticipa il prossimo varo in via sperimentale di un credito d'imposta volto al sostegno delle ricerche che le imprese commissionano e pagano alle università e agli istituti di ricerca. L'obiettivo è di ridurre la distanza esistente tra attori della ricerca e mondo industriale e sopperire alla mancanza di una visione globale di sistema che possa sollecitare e aiutare l'incontro, la conoscenza e la collaborazione tra le due parti, come anche sottolineato dal Programma nazionale della ricerca 20112013, recentemente predisposto dal Miur. Già per il 2011 è operativo un credito d'imposta del 40% a favore delle imprese che affidano attività di ricerca e sviluppo a università o enti pubblici di ricerca, grazie a uno stanziamento di 100 milioni di euro. Questo bonus fa seguito a quello più ampio, introdotto dalla Finanziaria per il 2007, anch'esso fissato al 40% per le consulenze affidate alle università. La novità riguarda, quindi, la volontà di innalzare in futuro la percentuale di finanziamento dal 40 al 90% che, unita alla possibilità di deduzione dall'imponibile fiscale dei relativi costi secondo i normali canali, rende conveniente per le imprese rivolgersi alle università. E dovrebbe quindi rilanciare il rapporto fra questi due mondi.

Fondo per il merito agli studenti. Il Fondo per il merito è uno degli strumenti lanciati dalla recente riforma del sistema universitario. Il Pnr lo individua come strumento prioritario per il mondo universitario al fine di porre il merito al centro delle politiche in favore dell'istruzione e propone un piano strutturale per rendere il fondo operativo in breve tempo. Il fondo prevede due principali linee d’intervento: un sistema di borse di studio per gli studenti più meritevoli e un sistema di prestiti ventennali erogati a tasso contenuto legati al reddito post laurea. Il fondo sarà alimentato sia da risorse pubbliche sia private.
(Fonte: R. Lenzi, ItaliaOggi 24-04-2011)