Borse post doc e assegni di ricerca per stranieri Stampa
L’articolo 18, comma 5 della legge 240/10 cancella tutte le borse tranne gli assegni di ricerca. Le borse post doc sono indispensabili per favorire lo scambio con l’estero. Ma ora, non potendo offrire posizioni di questo tipo, per un ateneo diventa più difficile attrarre studenti da fuori. La legge spiega che si possono fare se le università straniere o chi per esse finanzia la borsa. Ma è un sistema inutilizzabile perché demanda a regole scritte nei bandi. In genere gli atenei stranieri, per non dover emettere un bando specifico per ogni Paese, si affidano ai regolamenti, e quindi all’articolo 5. Anche per gli assegni di ricerca la strada appare poco percorribile per gli stranieri: vanno bene per gli italiani, ma comportando una trattenuta del 30% in gestione separata – quindi al di fuori dell’Inps – gli stranieri non hanno alcun interesse a versare contributi pensionistici che non possono recuperare. Già fatichiamo a tenere i nostri, fuori c’è un mercato, ora non possiamo neppure ricevere dall’estero. Eppure il post doc è un ruolo previsto in tutte le università occidentali, noi lo abroghiamo.
(Fonte: La Repubblica Parma 24-03-2011)