In Toscana l’università funziona in 19 comuni Stampa
Le minori risorse derivanti dai tagli lineari obbligano gli amministratori locali, a rivisitare le attività da loro gestite. Un esercizio che fa emergere aree di spesa facile e di sprechi genericamente denunciati ma che finora nessuno ha specificamente intaccato. In Toscana, per esempio, l'assessore ha segnalato che nel Granducato l’università funziona addirittura in 19 Comuni, i corsi di laurea in 8 anni sono cresciuti del 231%, il 60% dei corsi ha meno di 15 studenti, l’'80% dei corsi specialistici è frequentato da meno di 10 giovani. Nonostante l'abbondante e diffusa offerta didattica, il tasso di abbandono al primo anno è del 18%, al secondo anno del 25%, col risultato finale che gli attuali abbandoni superano del 5% quelli che si registravano prima della riforma Berlinguer (2000). In conclusione senza la politica dei tagli lineari non si produrrebbero effetti significativi di risanamento nella spesa pubblica. Stranamente si contestano le strategie che combattono gli sprechi e non coloro che, per anni, li hanno alimentati ignorando il bene comune e favorendo interessi personali o di gruppo.
(Fonte: E. Martinelli, QN 07-03-2011)