Il Ministro programma un cambiamento per i test di accesso ai corsi Stampa
Il ministro Gelmini ha dato mandato al tavolo tecnico ministeriale - che si sta occupando di rivedere i test di accesso alle facoltà con i "posti blindati" - di pensare a un «sistema di graduatorie» per i candidati che partecipano ai quiz. Questo perché spesso, ha spiegato il ministro al question time alla Camera, «chi concorre viene escluso su una sede, ma con lo stesso punteggio sarebbe potuto entrare in un altro ateneo». Attualmente ha detto Gelmini «ciascun candidato concorre per una sola sede e può essere escluso dal sistema anche se, magari, con quel punteggio sarebbe entrato in un altro ateneo. Ho chiesto al tavolo tecnico di valutare con urgenza la fattibilità, da quest'anno, di graduatorie che comprendano su base regionale almeno due o tre sedi per dare più opportunità ai giovani e quindi per accorciare il percorso universitario e il loro ingresso nel mondo del lavoro». Nel mirino, ha proseguito il ministro, anche i quiz di cultura generale per accedere in molte facoltà, che Gelmini bolla come «inadeguati». «Le modalità di accesso ai corsi universitari - ha sottolineato Gelmini - sono un tema di grandissima attualità, abbiamo già avviato un confronto con i presidi, il CUN e ovviamente gli studenti per modificare criteri e modalità di stesura dei test di accesso, ma il lavoro da fare è ancora tanto». I test di cultura generale, per esempio, «sono scarsamente adeguati al tipo di selezione di cui abbiamo bisogno. Serve più qualità, trasparenza e una valutazione effettiva dell'idoneità degli studenti».
(C. Tucci, Il Sole 24 Ore 23-02-2011)