Eccellente la ricerca fatta da italiani, soprattutto all'estero Stampa
Carlo Ginzburg, storico e autore di saggi di grande impatto. sostiene che il livello della ricerca fatta da italiani è di assoluta eccellenza, ma lo è soprattutto da parte di ricercatori presso istituzioni estere. Non né uno sfogo gratuito, il suo, ma frutto dell'esperienza fatta all'ERC (European Research Council), strumento di promozione della ricerca della Commissione Europea. Nei progetti approvati dall'ERC, aperti anche a Paesi extra-UE (compresi gli Usa), gli italiani sono al secondo posto (quasi il 12%) dopo Germania e prima di Francia e UK; ma se si guarda la classifica per Paesi di residenza si scende di due posizioni, al 4° posto. Non solo i ricercatori italiani risiedono in università straniere, ma se devono indicare un'istituzione in cui continuare i loro studi non scelgono quelle di casa. Come dire, bene l'università come formazione, pessimo il Paese per le opportunità. A riprova: il CNRS francese, nei suoi concorsi di fisica matematica ed astronomica, ha assegnato a ricercatori italiani il 35% dei posti disponibili; per la fisica teorica si sale al 70%. (F. Sylos Labini, Il Fatto Quotidiano 26-10-2010)