Un appello contro i vincoli all’organico Stampa

Il rettore dell’Università di Bologna rivolge un appello al Parlamento e al Governo, tramite un documento approvato stamattina, chiedendo che venga riconosciuto il ruolo dell' Ateneo, sia per la didattica che per la ricerca. Il testo di legge per la riforma universitaria in discussione al Parlamento rischia di «compromettere il capitale scientifico, umano e morale di un’intera generazione di studiosi». L’allarme è contenuto in un documento approvato questa mattina dal senato accademico, dell’Università di Bologna, che il rettore Ivano Dionigi sta in queste ore spedendo alla presidenza della Crui, a tutti i ricercatori e a tutti i presidi delle facoltà. L’appello, rivolto al Governo e al Parlamento, è chiaro e chiede il riconoscimento «dell’autonomia e del ruolo vitale dell’Ateneo sia per la ricerca sia per la didattica».

In particolare, ha spiegato Dionigi in conferenza stampa «se Tremonti insiste ancora con l’ormai anacronistico vincolo in organico del 60% dei ricercatori, a fronte di un 30% di associati e del 10% di professori ordinari, verrà strangolata la carriera dei ricercatori, che sono invece il nucleo vitale dell’Università e figure senza le quali l’Ateneo stesso non potrebbe esserci». (Il Resto del Carlino 20-07-2010)