Pubblico impiego. Gli aumenti retributivi di quest’anno mantenuti nel prossimo triennio Stampa
Stipendi congelati dal 2011, e stretta sui contratti 2008/2009 troppo generosi estesa anche agli accordi che hanno già concluso il proprio iter. Nella versione definitiva pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale, il decreto sulla manovra conferma gli ultimi ritocchi intervenuti sulla cura per il pubblico impiego. Il più importante riguarda la linea del traguardo fissata per la corsa delle retribuzioni, fissata al 2010 anziché al 2009 come previsto dalle prime bozze del provvedimento. Gli aumenti intervenuti quest'anno, per adeguamenti o avanzamenti di carriera, potranno quindi essere mantenuti anche nel prossimo triennio di grande freddo per la busta paga dei dipendenti pubblici. Dal 1° gennaio prossimo, nulla potrà più far crescere lo stipendio ricevuto da ogni dipendente statale, con l'unica eccezione dell'indennità di vacanza contrattuale (vale intorno allo 0,9% dello stipendio base, il tabellare) che interverrà a mitigare gli effetti del blocco dei contratti. Rimane da capire, nonostante lo stralcio della norma che rinviava l'applicazione della riforma del pubblico impiego, come si potrà abbozzare il nuovo sistema premiale in un quadro in cui nessuno potrà guadagnare più che nel 2010. (ItaliaOggi 16-07-2010)