Manovra: protesta dirigenti, fronte comune con prefetti, diplomatici, professori universitari, presidi, medici Stampa
Dirigenti pubblici, ma anche presidi, medici ospedalieri, ricercatori, prefetti, diplomatici, professori universitari: monta la protesta delle alte professionalità della pubblica amministrazione contro la manovra economica del governo all'esame del parlamento. Il 23 giugno la Cida-Fp e la Confedir-P.A. hanno organizzato, a Roma, un'assemblea pubblica presso il teatro 'sala Fellini', confermando la richiesta di un incontro al governo. ''Il fronte di protesta, tuttavia, e' più ampio -spiega il vicepresidente della Cida-Fp, Antonio Zucaro -. Oltre alle categorie che rappresentiamo, parteciperanno anche le organizzazioni sindacali dei prefetti (Sinpref), dei diplomatici (Sndmae), dei professori universitari (Uspur)''. Categorie, spiega Zucaro, che condividono le ragioni della protesta ''perche' colpiti come noi dalla manovra''. I dirigenti dicono no al ''taglio secco delle retribuzioni; allo scaglionamento delle liquidazioni; al blocco degli effetti economici delle promozioni''. Misure, dicono, penalizzanti che nei giorni scorsi hanno determinato nelle amministrazioni una vera e propria 'corsa' per andare in pensione, per evitare la 'stretta’. Cida-Fp e Confedir-P.A. hanno avviato un processo di fusione, con l'obiettivo di unificare la rappresentanza dei dirigenti, quadri e professionisti di tutti i settori pubblici. La categoria - e' la loro posizione - e' ''pronta a fare la propria parte, ma non e' disponibile ne' a subire tagli indiscriminati ne' ad essere additata come l'unica detentrice di privilegi e sprechi del settore pubblico''. Nell'assemblea saranno, quindi, indicate alcune misure alternative che ''garantiscano il risparmio, ma senza disastrare lo Stato''. (ANSA. MAA 18-06-2010)