POSSIBILITÀ DI RENDICONTARE GLI ASSEGNI DI RICERCA AI FINI DEI FONDI HORIZON 2020: LE UNIVERSITÀ SONO D’ACCORDO, L’UNIONE EUROPEA NO Stampa

Dallo scorso ottobre la Commissione europea ha stabilito - in un documento intitolato “Annotated model grant agreement” - che gli assegni di ricerca, come anche le collaborazioni continuative e i contratti a progetto, non sono costi ammissibili per le rendicontazioni. Peccato che questi siano i più frequenti inquadramenti con cui sono contrattualizzati e pagati i ricercatori che portano avanti i progetti in questione. Secondo l’associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani la posizione dell’Unione europea dà «un input ben preciso: riformare la figura del pre ruolo». Ma in Italia ci sono, come sempre, visioni contrapposte: se per l’Unione europea i contratti parasubordinati non vanno bene, secondo il Convegno dei direttori generali delle università italiane e per l’agenzia per la promozione della ricerca europea queste tipologie di contratti, per la legge italiana, non hanno nessuna controindicazione e potranno essere rendicontate benissimo ai fini dei fondi Horizon, perché sono assimilabili a quelli subordinati. Eppure il ministro Poletti è stato chiaro in più occasioni nel dire il contrario: l’assegno di ricerca è un contratto di lavoro parasubordinato. (Fonte: www.linkiesta.it 22-03-16)