VQR. REF. ERA Stampa

La VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) italiana, a somiglianza del RAE (Research Assessment Exercise) britannico, chiede a ognuno dei ricercatori di sottoporre alla valutazione un numero ridotto di articoli o monografie pubblicati nell’arco di tempo preso in considerazione. Nel RAE, la valutazione delle pubblicazioni si avvale sempre della revisione dei pari. Ciò comporta costi elevati e nel recente passato si è esaminata la possibilità di alleggerire il lavoro ricorrendo all’uso automatico di strumenti bibliometrici, come per esempio le citazioni registrate nei database commerciali, quali il Web-of-Knowledge della Thomson Reuters e Scopus dell’Elsevier. Il risultato dello studio pilota britannico è stato: Bibliometrics are not sufficiently robust at this stage to be used formulaically or to replace expert review in the REF [Research Excellence Framework, il nuovo nome del RAE]. Questo esito è in accordo con la letteratura scientifica, che mette in guardia dall’uso della bibliometria come criterio per valutare e confrontare singole pubblicazioni e singoli ricercatori, restringendone l’uso all’analisi della produzione scientifica su scala aggregata, per esempio nazionale o di ateneo.
L’Australia aveva seguito una diversa strada per tentare di semplificare il suo research assessment exercise, l’ERA (Excellence of Research in Australia). Era stata messa a punto una classificazione delle riviste scientifiche in quattro categorie: A*, A, B, C. Il processo di classificazione, gli esiti e soprattutto i timori per le distorsioni dell’attività scientifica indotti dalla classifica delle riviste hanno suscitato controversie e dibattiti sulla problematicità di uno strumento che giudica il contenuto (la pubblicazione scientifica) in base al contenitore (la rivista che ospita la pubblicazione). La classifica australiana non è durata a lungo. Nel maggio 2011, il ministro Kim Carr ha annunciato l’abolizione delle classifiche affermando che There is clear and consistent evidence that the rankings were being deployed inappropriately […] in ways that could produce harmful outcomes.
(Fonte: G. Nicolao, roars 25-03-2013)