ABILITAZIONE SCIENTIFICA NAZIONALE. PRONTO IL BANDO PER I COMMISSARI. IL MINISTRO: NON È UNA RIFORMA DELLA RIFORMA Stampa

Intervista del ministro Profumo al quotidiano La Stampa.
«È stato vidimato dalla Corte dei Conti il decreto relativo all’abilitazione di ricercatori e associati. Sarà pubblicato la prossima settimana in Gazzetta Ufficiale e conterrà tutti gli elementi per

emanare il bando di abilitazione nazionale per l’individuazione dei commissari. A luglio arriverà il bando per i candidati. Nel decreto che è in preparazione sono stati individuati i parametri di selezione». Quali sono? «Sono differenziati: per le classi scientifiche si fa riferimento all’indice H, nel caso di classi letterarie, invece, alle pubblicazioni». Ci sono scadenze o tempi già programmati? «Nel medio termine ci saranno 4 sessioni del bando: una l’anno fino al 2015. Faremo lo stesso anche con i bandi per commissari ma saranno biennali, dunque uno nel 2012 e un altro nel 2014. In questo modo l’Italia torna alla normalità, chi vorrà fare il professore sa che cosa lo aspetta». Finora c’è la corsa al concorso quando ne viene bandito uno, c’è sempre la sensazione che sia l’ultimo per molto tempo.
«È una sensazione da ultima spiaggia che non avrà più motivo di esistere. Abbiamo anche pensato al divieto posto dalla legge di partecipare ai due concorsi successivi nel caso in cui un candidato partecipi alla prova senza ottenere l’abilitazione. Sapendo quanti bandi ci saranno in futuro si sentirà libero di scegliere quello che gli dà maggiore tranquillità. In ogni caso il candidato concorrente nei 15 giorni successivi alla chiusura del bando potrà scegliere se mantenere la domanda o ritirarla riservandosi di partecipare in seguito se in quel momento non ci si sente sicuri». Insomma è l’ennesima riforma. Ma non aveva assicurato che non avrebbe cambiato nulla? «Non è una riforma, non cambia nulla, si applica solo la riforma Gelmini con un processo amministrativo necessario per governare il sistema. Per evitare che i ricorsi possano bloccare tutto non sarà effettuato un unico bando, ad esempio, ma bandi diversi per settore. Il mondo dell’università per funzionare ha bisogno di apertura, trasparenza, valorizzazione delle capacità e dell’ingegno delle persone e tempi definiti. È questo il nostro obiettivo».
(Fonte: F. Amabile, La Stampa 09-06-2012)