ANCHE LE UNIVERSITÀ EMILIANE IMPLICATE NEL MUNER, LA MOTORVEHICLE UNIVERSITY DELL’EMILIA-ROMAGNA Stampa

L'Italia salverà il settore automotive se attirerà investimenti dei nuovi produttori di auto elettriche, costruirà giga-factory per produrre, rigenerare, riparare e riciclare batterie, predisporrà strumenti, condivisi con il sindacato, per gestire il passaggio da un lavoro a un altro.
Facendo squadra l'Italia può restare sul mercato e salvare l'occupazione. Va avanti chi si arrangia da solo: la motor valley emiliana sta facendo sistema per attirare investimenti stranieri. Tutto il tessuto produttivo sta cambiando pelle grazie alla spinta di grandi marchi, come Ferrari e Lamborghini, da una parte, e una politica regionale che cerca di finalizzare i fondi europei sulla riconversione, dall'altra. La joint venture sino-americana Silk Faw, inizierà dal prossimo anno a costruire qui la sua fabbrica di supercar elettriche.
Le università emiliane (di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma) e i grandi marchi dell'auto hanno creato il MUNER, la Motorvehicle University dell'Emilia Romagna. (v. nota che segue su MUNER in dettaglio). (F: M. Gabanelli, CorSera Dataroom nov. 2021)