ABILITAZIONI SCIENTIFICHE NAZIONALI. IL MIUR VUOLE AVVIARLE SENZA RINVII Stampa

Si apprende che da qualche giorno circola una lettera, inviata dal presidente dell’ANVUR prof. Fantoni, al presidente della CRUI prof. Mancini. La missiva, precisa redazione roars che ne pubblica il link, «indica che il ministero ha deciso di procedere all’avvio delle abilitazioni senza rinvii, nonostante i rischi di contenzioso – relativamente ai criteri che saranno adottati – pare rimangano elevati.» Di ciò si dirà meglio, prosegue roars, quando compariranno il decreto “criteri e parametri” e il bando (a questo proposito segnaliamo che sta circolando, presentata come approvata dalla Corte dei Conti, la vecchia versione dell’articolato, oggetto a suo tempo di parere CUN). Nell’attesa, roars si limita ad alcune brevi osservazioni e domande concernenti la lettera inviata dall’ANVUR:
«1) si chiede alla CRUI di “individuare una lista di 10 – 15 nominativi di Full professor operanti in un paese OCSE che offrano garanzia di adeguata competenza nel loro settore scientifico di competenza e che non abbiano affiliazioni o collaborazioni organiche con università italiane”. Perché tale richiesta è inoltrata alla Conferenza dei Rettori? Richieste di questa natura avrebbero potuto essere inoltrate casomai al CUN, che, anche grazie al raccordo con la comunità accademica e le società disciplinari, pare essere meglio titolato a esprimersi con cognizione di causa. Inoltre, non è chiaro che cosa s’intenda con “collaborazioni organiche”. Ad esempio, la partecipazione a progetti di ricerca di atenei italiani è una “collaborazione organica”?
2) ai fini del calcolo delle mediane l’ANVUR chiede ai Rettori di “invitare i docenti (professori ordinari e associati) di tutti gli Atenei a inserire sul loro sito docente CINECA (indicativamente entro la fine di giugno 2012) le informazioni riguardanti la loro intera produzione scientifica.” Non sfuggirà all’ANVUR che non è possibile obbligare l’intera accademia italiana a caricare tutti i propri dati (in molti casi estremamente numerosi e non sempre facili da ricostruire) né è possibile considerare attendibile un database popolato direttamente dagli interessati senza un controllo rigoroso operato da tecnici. Eppure Fantoni scrive che “Il database risultante, con informazioni validate da ciascun docente sarà utilizzato dall’ANVUR per individuare i lavori scientifici sulla base dei quali calcolare gli indicatori bibliometrici previsti dal decreto”. Sarà da valutare se l’uso di un database siffatto non possa produrre distorsioni nei calcoli degli indici, delle soglie e dei parametri dei potenziali commissari e dei candidati.
3) Fantoni scrive che “Per i settori per i quali non si potranno utilizzare le banche dati internazionali l’ANVUR pubblicherà in tempi brevi una definizione di scientificità che dovrà essere osservata al fine della corretta imputazione delle pubblicazioni“.»
(Fonte 24-05-2012)