ENRICO FERMI, AD APPENA 37 ANNI, VINCE IL NOBEL PER LA FISICA MA DEVE LASCIARE L’ITALIA Stampa

Il 10 novembre 1938, alla vigilia della seconda guerra mondiale, l'Italia vince il premio Nobel per la Fisica. Lo vince Enrico Fermi "per la sua dimostrazione dell'esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti dall'irradiazione con i neutroni e per la scoperta correlata delle reazioni nucleari causate dai neutroni lenti". La scoperta era avvenuta appena quattro anni prima, un tempo brevissimo per l'assegnazione del Nobel; e nel 1938 Enrico Fermi era uno scienziato giovanissimo, aveva 37 anni. Era nato a Roma, figlio di un funzionario delle Ferrovie dello Stato e di una maestra; si narra che da piccolo recitasse a memoria l'Orlando Furioso ma la sua passione era la matematica; finita la scuola "comprava libri di testo universitari usati sulle bancarelle di Campo dei Fiori, e ne correggeva spesso gli errori"; a 25 anni vinse il concorso per la prima cattedra di Fisica Teorica dell'università di Roma, era l'inizio di quel formidabile gruppo di lavoro passato alla storia come "i ragazzi di via Panisperna", dalla sede dell'Istituto universitario, dove oggi c'è un prestigioso centro ricerche che porta il suo nome. (F: R. Luna, italian.tech 10.11.21)