IL DDL DI RIFORMA 2285 (Disposizioni in materia di attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle università e negli enti pubblici di ricerca) IN SENATO DOPO DUE ANNI. DISSIDI SULLA POSSIBILITÀ DI NOMINARE MEMBRI INTERNI NELLE COMMISSIONI Stampa

Il DDL è dal 26 ottobre 2021 in corso di esame al Senato, dopo essere stato assegnato alla 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) in sede redigente il 24 giugno 2021. Ne parla al ilfattoquotidiano.it Alessandro Melicchio (M5S), relatore del testo di Montecitorio: "L'iter del DDL alla Camera è durato più di due anni, nonostante siano cambiate tre maggioranze diverse e quattro ministri siamo riusciti a portarlo a conclusione, anche per volontà dell'attuale ministra. La legge punta a ottenere una serie di obiettivi: valorizzazione del dottorato di ricerca, un contenimento della figure precarie nell'Università e l'intervento più importante, secondo me, nella composizione delle commissioni concorsuali". Un terzo delle posizioni vengono bandite per membri esterni all'ateneo e la maggioranza dei membri delle commissioni giudicanti sono estratti tra docenti (associati o ordinari), dirigenti qualificati di enti pubblici, primi ricercatori, esterni all'università dove viene bandito il posto e differenziati per settori che riguardino la specifica materia del bando. "Di fatto ciò renderebbe quasi impossibile pilotare un concorso – spiega l'onorevole – ma gli emendamenti presentati al Senato da Pd, Italia Viva e Fratelli d'Italia vanno nella direzione opposta". Reintroducendo di fatto la possibilità di cooptazione. Ad esempio l'emendamento dei Democratici Rampi e Mariotti inserisce la nomina diretta da parte dell'Ateneo fino a due membri tra i docenti della stessa università. "Prima dell'approvazione alla Camera – continua Melicchio – ho avuto varie richieste di cambiare questo passaggio da ambienti esterni al Parlamento. Perché c'è un altro tema da evidenziare, in tanti vorrebbero legittimare la cooptazione in Italia". A fare pressione alla maggioranza è lo stesso mondo accademico, Conferenza dei Rettori (CRUI) e Consiglio Universitario Nazionale (CUN) su tutti. Che in un documento presentato in audizione hanno espresso "preoccupazione per l'autonomia degli atenei" e per il rischio che siano estratti commissari che non conoscono la materia di cui tratta uno specifico bando. (F: M. Vesperini, Il Fatto Quotidiano 19.10.21)