VALUTAZIONE. CRITICHE ALLA CLASSIFICA DI RIVISTE Stampa
L'Anvur ha deciso di produrre delle liste di riviste, assegnando a ciascuna un rating. Perché si fa ricorso a classifiche di riviste? Per facilitare e rendere meno costoso il processo di valutazione. Una volta definita la classifica, la valutazione di qualsiasi articolo può essere automatizzata. Inoltre si vuole orientare gli studiosi a pubblicare nelle sedi migliori. È possibile sollevare critiche all'uso di classifiche. Potrebbero inaridire la ricerca, favorire i temi alla moda, ridurre il pluralismo. Esperienze internazionali mostrano che l'uso di classifiche di riviste ha riflessi negativi sull'editoria scientifica. La valutazione condotta in Australia nel 2010 si è fondata esclusivamente su classifiche di riviste; gli effetti negativi rilevati in seguito hanno indotto l'agenzia australiana ad abbandonarne l'uso. L'Anvur ha usato due tecniche diverse per la compilazione delle classifiche. Per le scienze dure si è fatto ricorso a strumenti bibliometrici. Per le scienze umane e sociali esse sono state costruite attraverso la consultazione delle società disciplinari, il parere di esperti anonimi e degli stessi valutatori. Si configurano quindi più come risultato di una concertazione accademica che dell'applicazione di criteri obiettivi. Il processo di costruzione di queste liste, che nelle esperienze estere ha richiesto anni e il coinvolgimento della comunità scientifica, in Italia è stato approntato in poche settimane dai valutatori stessi. Da queste anomalie d’impostazione hanno origine alcune incongruenze. Fra le riviste di scienze giuridiche mancano molte di quelle considerate di punta a livello internazionale (a partire dalla «Harvard Law Review»). Nelle scienze giuridiche, così come in altre aree disciplinari, vi sono riviste cui è assegnato un rating diverso a seconda della disciplina cui si collega il paper pubblicato. Per quale motivo? Non è lo stesso il comitato scientifico, non sono gli stessi i criteri di selezione e la diffusione nelle biblioteche? Inoltre, non sono stati resi noti i criteri sulla base dei quali sono state formate, e quindi le liste non sono verificabili. Nonostante l’esercizio di valutazione sia già partito, le liste delle riviste di economia ancora non sono pubbliche.
(Fonte: A. Baccini, A. Banfi, Corsera 30-04-2012)