LE CRITICITÀ IN ISTRUZIONE E RICERCA SECONDO ADI, ASSOCIAZIONE DOCENTI E DIRIGENTI SCOLASTICI ITALIANI Stampa

La 4^ Missione Istruzione e Ricerca del PNRR vede allocati complessivi €30,88 MLD ed è suddivisa in 2 componenti: 1. M4C1 – Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università per €19,4 MLD. 2. M4C2- Dalla ricerca all'impresa per €11,44 MLD. L'ADI ha messo preliminarmente in evidenza tutte le criticità esistenti in istruzione e ricerca, così indicate:

  1. Carenze strutturali nell'offerta di servizi di educazione e istruzione primari (carenza dei servizi per l'infanzia in particolare nidi d'infanzia, ridotto tempo pieno alla scuola primaria).
  2. Gap nelle competenze di base, alto tasso di abbandono scolastico e divari territoriali. Il tasso di abbandono scolastico raggiunge il 3,8% nelle scuole secondarie di 1° grado, dove è fortemente correlato alle condizioni socioeconomiche ed aumenta considerevolmente nei cicli di istruzione successiva. La percentuale di giovani compresi tra 18 e 24 anni che hanno un livello di istruzione non superiore a quello secondario di primo grado è, in Italia, del 14,5% rispetto alla media europea del 10%. Gli studenti italiani di 15 anni si collocano al di sotto della media OCSE in lettura, matematica e scienze.
  3. Bassa percentuale di adulti con un titolo di studio terziario. La percentuale di popolazione di età compresa tra i 25 e i 34 anni in possesso di un titolo di studio di livello terziario è pari al 28% rispetto alla media del 44% nei paesi OCSE.
  4. Silos mismatch tra istruzione e domanda di lavoro. Circa il 33% delle imprese italiane lamentano difficoltà di reclutamento, mentre sono il 31% i giovani fino a 24 anni che non hanno un'occupazione ma la cercano. Allo stesso tempo, solo l'1,7% degli studenti terziari si iscrive a corsi di istruzione professionalizzante (ITS), che pure hanno prodotto in anni recenti esiti occupazionali significativi (più di 80% di occupati a un anno dal diploma).
  5. Basso livello di spesa in Ricerca e Sviluppo.
  6. Basso numero di ricercatori e perdita di talenti.
  7. Ridotta domanda d'innovazione.
  8. Limitata integrazione dei risultati della ricerca nel sistema produttivo.

(F: Associazione Docenti e Dirigenti scolastici Italiani https://tinyurl.com/yaueesju giugno 2021)