DECISO DALL’ESECUTIVO DOVE ANDRANNO LE RISORSE PER FINANZIARE LA SCIENZA Stampa

Il 28 maggio 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge n. 77, recante «Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure». Desta viva preoccupazione, rileva Roars, quanto prevede l'art. 64 dell'articolato, intitolato riproponendo la parolina magica: «Semplificazione delle procedure di valutazione dei progetti di ricerca ed ulteriori misure attuative del PNRR nel campo della ricerca». Oggi, facendosi letteralmente beffe, con il placet della legge, dell'art. 33 della Costituzione, la ministra Messa potrà nominare chi vorrà nel neocostituito Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca. Non un cavallo, ma nessuno potrà impedirle di nominare un drappello di scudieri di provata vicinanza politica. Con la scusa delle sorti magnifiche e progressive che ci regalerà il PNRR (se faremo come dice chi eroga le risorse che in esso scorrono), in un Parlamento nel quale l'assembramento di governo non conosce più voci critiche, può succedere davvero di tutto. Anche che si finga di non vedere che la scienza finanziata nei prossimi anni non sarà più libera, ma asservita alla politica e ai suoi sempre mutevoli e cangianti equilibri.
In sintesi, con il nuovo Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca (CNVR) (DL 77 28.05.21, art. 64) negli anni a venire l'idea che la Scienza debba esser libera da ingerenze politiche, scolpita nel 1° comma dell'art. 33 Cost., viene letteralmente violentata.
(F: Red.ne Roars 07.06.21 https://tinyurl.com/r5vrxnps)