LA MISSIONE DELL’UNIVERSITÀ OGGI Stampa

Annachiara Sacchi sul CorSera riporta le opinioni di Franco Anelli, rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sulla missione dell'università.
"Dobbiamo capire come combinare la nostra offerta formativa per dare preparazioni più originali e adeguare il contenuto dei corsi. Ecco la missione». «Impegnarsi a formare menti capaci di pensare, di essere a loro volta originali e creative. L'università non serve a licenziare persone con la testa riempita di nozioni ma che fanno fatica a elaborarle, io mi riferisco all'indipendenza di pensiero, alla capacità di critica e originalità che è quello di cui c'è più bisogno. Abbiamo una disperata necessità di conoscenza e di cultura, di affermare il loro valore non solo operativo o professionale, ma sociale e politico».
«Negli ultimi anni sono stati messi in crisi gli elementi di accreditamento delle competenze. Questo ha fatto saltare tutti i legami sociali, pensiamo all'aprioristica messa in discussione dell'operato dei medici, o dei professori. Ma per riconoscere le competenze altrui la premessa è averne di proprie. Una società che nega le competenze non è capace di affrontare le vere difficoltà. E non c'è niente di peggio che un sistema sociale composto da persone non istruite, perché sono preda di chiunque e di qualunque cosa. Ed è un pericolo reale, rispetto al quale il compito di chi deve educare è sì trasmettere informazioni, nozioni, ma soprattutto gli strumenti per quella costruzione personale del proprio spessore intellettuale che consenta di essere capaci di pensiero profondo e indipendente. Questa creatività nasce dalla capacità di valutare in modo critico l'esistente. Allora se pensiamo a cosa deve fare l'università, ecco, io credo che debba recuperare una capacità ideativa nel formare, avere originalità nel proporre programmi, percorsi, tecniche didattiche, metodi di ricerca. Creatività e senso critico consentono di non essere vittima degli stereotipi, ma di padroneggiare le conoscenze ed essere capaci di farne strumento del proprio pensiero». (F: A. Sacchi, CorSera 02.08.21)