VIA LIBERA ALLA PROPOSTA DI LEGGE SUL RECLUTAMENTO DEI RICERCATORI Stampa

La commissione Cultura della Camera ha approvato la proposta di legge sul reclutamento dei ricercatori e del personale universitario, che porterà a una modifica dei concorsi e delle carriere per i ricercatori universitari. Cambia il concorso da ricercatore universitario. Ad oggi abbiamo il ricercatore di tipo A (3+2 e nessuno sbocco), che di solito si fa con anni di esperienza alle spalle, e quello di tipo B: si superano queste due figure e se ne crea una sola, quella di ricercatore universitario, con contratto a tempo determinato per un massimo di 7 anni ma sin dal terzo anno, dietro una valutazione di tipo nazionale, può diventare professore associato. Un terzo dei posti da ricercatore messi a bando sul triennio da un'università sono riservati a ricercatori che abbiano svolto almeno 3 anni in un ateneo diverso da quello che bandisce il concorso. Tutte le commissioni devono essere sorteggiate da un elenco nazionale di professori che afferiscono a quel settore scientifico. Nella composizione della commissione la maggior parte sono esterni. E anche il commissario interno viene sorteggiato.
Con questo progetto si introducono anche le borse di ricerca con una durata massima di 36 mesi e sono riservate ai giovani laureati, senza dottorato di ricerca. Poi è previsto un intervento sul titolo di dottorato di ricerca, il terzo ciclo di istruzione universitaria: un articolo è dedicato alla valorizzazione del titolo del dottorato di ricerca; chi lo prende vedrà il suo titolo con un maggior valore sia nella Pa che nel privato, diventando una risorsa anche per il resto della società; un altro intervento è sugli assegni di ricerca, con la qualificazione dell'assegnista, oggi lo si può fare solo con la laurea e noi prevediamo un dottorato di ricerca per l'accesso, con una durata massima di 4 anni.
Per saperne di più https://tinyurl.com/56w39u37 (F: fanpage.it 28.05.21)