A PROPOSITO DI MOBILITÀ DEI DOCENTI Stampa

"Come CUN, siamo convinti che la mobilità sia un valore, a patto che non sia imposta, ma piuttosto incentivata economicamente". Bisognerebbe smettere di pensare sempre in termini di paletti, che poi significa giocare al ribasso, e invece puntare verso l'alto: chi è disposto a spostarsi, mettendo senz'altro in gioco la propria vita privata, deve essere adeguatamente incentivato, così come la sede che lo ospita. Come ad esempio una living allowance, sul modello Marie Curie. Non è peraltro detto che un giovane, formatosi all'interno di una scuola, debba per forza allontanarsene, magari pregiudicando lo sviluppo delle sue ricerche (in un sistema di mobilità imposta, se io lavoro in un centro leader su una certa tematica non è detto che il posto in cui sono costretto a spostarmi sia altrettanto valido). (F: simonemarcenaro, Roars 11.05.21)