IL DIRITTO DELLE UNIVERSITÀ NELLA GIURISPRUDENZA A DIECI ANNI DALLA LEGGE n. 240/2010 Stampa

Autore: Alfredo Marra. Collana del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Milano-Bicocca, volume edito da Giappichelli, 2020, pp. 256.
Il volume curato da Alfredo Marra raccoglie, oltre il suo contributo, quelli di Beatrice Rabai, Monica Delsignore, Nadia Spadaro, Margherita Ramajoli, Marco Lavatelli, Alessandro Squazzoni, Luca Belviso, e Luca Galli.
«La legge n. 240/2010 è una delle poche leggi organiche che hanno interessato l'università lungo tutta la storia dello Stato italiano. In precedenza, soltanto la legge n. 168/1989 e, ancor prima, la riforma Gentile del 1923, avevano avuto l'ambizione di porsi come leggi di riforma dell'intero sistema, mentre per il resto gli interventi del legislatore sono sempre stati - e ancora attualmente sono - frammentari e occasionali. E del tutto fisiologico quindi che, subito dopo l'entrata in vigore della legge Gelmini, i contributi offerti dalla scienza giuridica siano stati particolarmente abbondanti'. Tuttavia, come accade di frequente anche in altri settori dell'ordinamento oggetto di riforme legislative, gli studi giuridici sull'università si sono concentrati prevalentemente sull'analisi esegetica delle nuove norme, mentre una minore attenzione è stata riservata a ciò che è venuto dopo. Per quanto concerne l'università, in particolare, risulta ancora del tutto inesplorato quel vasto campo d'indagine rappresentato dalla fase dell'implementazione della riforma ad opera dei singoli atenei. Si tratta di un'indagine fondamentale se si vuole davvero comprendere l'effettiva portata della riforma, che cosa di essa abbia funzionato o non abbia funzionato e per quali ragioni...» (F: Dall'introduzione)