RAPPORTI TRA ATTIVITÀ LIBERO-PROFESSIONALI E IMPEGNO DI PROFESSORI E RICERCATORI UNIVERSITARI, NOMINATI IN RUOLO DOPO L’ENTRATA IN VIGORE DEL DECRETO LEGISLATIVO 517/1999. SENTENZA DEL TAR LAZIO N. 13628 DEL 17 DICEMBRE 2020 Stampa

Essi, a norma del citato decreto, possono svolgere soltanto attività assistenziale esclusiva, ma possono comunque modificare il proprio regime di inquadramento in determinati archi temporali. In tal caso l'art. 5, comma 12, del d.lgs. n. 517/1999, prevede che "lo svolgimento di attività libero professionale intramuraria comporta l'opzione per il tempo pieno e lo svolgimento dell'attività extra muraria comporta l'opzione per il tempo definito". Ne consegue che l'"attività intramoenia" può essere svolta (ai fini dell'inquadramento del rapporto lavorativo) solo in regime di "tempo pieno", mentre l'attività extramoenia solo in regime di "tempo definito".
Ciò premesso, se l'interessato, nonostante i solleciti dell'università, non esercita il diritto di opzione e continua a svolgere l'attività libero-professionale con la remunerazione per l'attività di docenza a "tempo pieno", il collocamento d'ufficio in regime di "tempo definito", come previsto dall'art. 5, comma 12, del d.lgs. n. 517/1999 per chi esercita "attività extramoenia", non può che essere considerato atto necessario. (F: Oss. Univ. dicembre 2020)