STIPENDI DEI PROFESSORI UNIVERSITARI. INTERPRETAZIONI DIVERSE TRA ATENEI Stampa

Tra gli Atenei italiani esistono diverse interpretazioni su alcuni aspetti relativi agli stipendi dei docenti universitari, in seguito al passaggio della progressione economica da triennale a biennale (in conseguenza dell'articolo 1, comma 629, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205) e anche su alcuni casi particolari relativi al precedente passaggio da biennale a triennale (secondo quanto previsto dall'art 8 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 e, in particolare, all'allegato 1 – articolo 2, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2011, n. 232). Queste diverse interpretazioni hanno dato vita a diverse pratiche negli Atenei, che determinano differenziazioni inaccettabili, considerato lo Statuto giuridico nazionale della docenza universitaria e in particolare le norme di legge relative a inquadramento e retribuzione.
Appare evidente che tale situazione si sarebbe potuta evitare se il Ministero non si fosse limitato in questi mesi a rispondere ai singoli atenei rispetto ai dubbi interpretativi avanzati, senza farne occasione di indirizzo generale e, nel contempo, CINECA, che fornisce programmi informatici per il calcolo degli stipendi a larga parte degli Atenei, non avesse proceduto ad interpretazioni ed applicazioni della normativa senza apparente coordinamento con il Ministero stesso. (F: F. Sinopoli, lettera al ministro UR 11.09.20)