RIFORMA. IN ARRIVO NUOVI PROVVEDIMENTI ATTUATIVI Stampa

Una delle ultime tappe per l'attuazione della delega contenuta all'articolo 5 della legge Gelmini (legge 240/2010), il decreto sui bilanci, approda all'esame finale prima di essere indirizzato alla Gazzetta Ufficiale. S’introduce anche nelle università la contabilità economica di tipo aziendale (prevista anche per la Pubblica amministrazione dalla riforma della contabilità attuativa della legge 196/2009), con lo scopo di misurare le performance economiche effettive dell'ateneo e delle realtà collegate all'interno del bilancio consolidato. Lo scopo, oltre a evitare buchi emersi "a sorpresa" dalla vecchia contabilità finanziaria come accaduto negli ultimi anni a qualche ateneo, è offrire uno strumento monitorabile sulla programmazione e sui risultati raggiunti dal punto di vista economico. Il debutto effettivo dei bilanci consolidati in contabilità economica è previsto per il 2014, ma per chi anticipa i tempi e parte già dal 2013 è previsto un premio a valere su una quota del finanziamento ordinario che il Governo stima nell'ordine dei 500 milioni (si veda anche IlSole24Ore del 10 gennaio). Nel nuovo calendario, le università dovranno approvare entro il 31 dicembre di ogni anno il preventivo annuale (per missioni e programmi) e il bilancio triennale, ed entro il 30 aprile il consuntivo con i risultati effettivi conseguiti nell'anno precedente.
In arrivo anche un altro decreto legislativo che affronta nuove norme, a partire dalla revisione della «regola del 90%» che oggi blocca qualsiasi tipo di assunzione negli atenei che superano questa percentuale nel rapporto fra assegni al personale e fondo di finanziamento ordinario. L'obiettivo è rendere più "intelligente" la regola, che oggi lascia campo quasi libero a chi arriva a dedicare al personale l'89,9% dell'Ffo e paralizza completamente chi arriva al 90,1%: tradotto in pratica, la nuova norma dovrà allargare la base di calcolo alle «entrate certe» degli atenei, non limitandosi all'assegno statale (che in alcune università ha un peso ormai limitato nei bilanci), e prevedere vincoli scaglionati e più vincolanti al crescere dell'incidenza degli stipendi. Nella nuova regola, poi, oltre alle spese correnti dovrebbe rientrare la situazione debitoria.
Il provvedimento è chiamato poi a gettare le basi per l'individuazione del costo standard per studente, e a fissare le regole con cui l'ANVUR dovrà effettuare la valutazione ex post delle politiche messe in campo dall'ateneo per il reclutamento. Su questo versante, il mondo accademico attende anche il giudizio del Consiglio di Stato sul decreto concernente i criteri di valutazione di candidati e commissari nell'abilitazione nazionale. Il primo decreto sull'abilitazione è stato registrato dalla Corte dei conti alla fine dell’anno (ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio), per cui ora i giudici amministrativi dovrebbero dargli il via libera.
(Fonte: G. Trovati, IlSole24Ore 13-01-2012)