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7 Dicembre
MEDICINA VETERINARIA. INAUGURATO IL 227SIMO ANNO ACCADEMICO PDF Stampa E-mail
«Le statistiche attestano un gradimento superiore alle altre facoltà di Medicina Veterinaria in Italia». Rivendica il primato della didattica, il preside della facoltà Santino Prosperi, nell'inaugurare il 227esimo anno accademico. E ci tiene a sottolineare all'ampio parterre ricco come da tradizione di personalità accademiche, civili e militari, che le contestazioni dell'ultimo anno «sono state risolte positivamente». La nuova stagione di Medicina Veterinaria si apre tuttavia nel segno di una piccola rivoluzione gestionale, non esattamente ben accolta dalla presidenza. Se i numeri dell'anno 2010/2011 parlavano infatti di 224 matricole (su 1302 studenti iscritti il 50% dei quali proviene da altre regioni), nel 2011/2012 l'operazione di assegnazione degli studenti è stata controllata a livello centrale dal MIUR: «La graduatoria unica con Padova, Milano e Parma ha portato ad iscrivere studenti con i corsi già ampiamente iniziati — si rammarica Prosperi rivolto al magnifico rettore dell'Unibo Ivano Dionigi —. A fronte di una richiesta di circa 700 studenti, ne abbiamo iscritti appena 101», ha detto augurandosi il ritorno alla graduatoria di sede. Altro nodo dolente quello degli studenti fuori corso, ben 384, per i quali è stato attivato un sistema di recupero che però per almeno 200 ragazzi non ha prodotto riscontri. «Un problema per una facoltà che altrimenti presenta standard europei». Proprio sui punti di merito, come il laboratorio didattico multimediale dell'ospedale veterinario e la clinica mobile si concentra l'attenzione tanto del direttore del dipartimento di Scienze mediche veterinarie Pier Paolo Gatta, quanto del rettore Dionigi: «Voi meno di altri avete subito il contraccolpo della crisi — loda il numero uno di via Zamboni 33 —, perché avete interpretato in anticipo l'innovazione».
(Fonte: D. Passeri, Il Resto del Carlino Bologna 06-12-2011)
 
UNIBO. CONVEGNO AMPE. IL “VIRUS LOGICO-LINGUISTICO” NELLA SCUOLA E NELL’UNIVERSITÀ: COME SCONFIGGERLO PDF Stampa E-mail
Il Convegno, tenutosi il 25 novembre nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria, ha trattato un problema, di primaria importanza per la Scuola, la cui soluzione continua a sfuggire alle riforme da almeno una quindicina di anni: la gravissima carenza LL (logico-linguistica) di cui soffrono schiere foltissime di studenti della Secondaria Superiore italiana. La gravità di tale situazione trova conferma in autorevoli dichiarazioni fra cui si ricorda in particolare quella del Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi, che in una delle sue prime uscite ufficiali, lanciò un vero e proprio grido di allarme riferendosi ai “troppi studenti semi-analfabeti” presenti oggi nell’Università. Successivamente Dionigi invitò tutti (e specialmente ai docenti universitari) a collaborare affinché da questa situazione si potesse uscire al più presto. Tra coloro che accolsero nello spirito giusto l’invito del Rettore Dionigi (che spronava alla concretezza dell’impegno e non alla ricerca dei colpevoli) il gruppo di ricerca (formato da docenti universitari e della Scuola) che due anni più tardi avrebbe chiesto all’AMPE (Associazione dei Professori Emeriti dell’Università di Bologna) di valutare i risultati di una sua lunga ricerca, da tradursi in un Convegno e successivo progetto, facendosene portavoce autorevole nei confronti dell’Università e della Scuola. L’AMPE ha fatto di più, assumendo in proprio (ovviamente consenziente il gruppo citato) il Convegno e il progetto, considerandoli entrambi degni di figurare fra i contributi che l’AMPE stesso dedica ai festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Ha inoltre richiesto all’USR-ER (Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna) patrocinio sull’iniziativa e collaborazione paritaria alla medesima entrambi assicurati di buon grado dall’Ente suddetto.
Si legge nel collegamento ipertestuale la sintesi sulla ricerca preparatoria del convegno e del progetto attuali.
 
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