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20 Novembre
Legge stabilità 2012. Provvedimenti riguardanti l’università PDF Stampa E-mail
FONDO PRESTITI D'ONORE E BORSE DI STUDIO (ART. 33, C. 27)
Viene incrementata di 150 milioni per il 2012 la dotazione del Fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d'onore e l'erogazione delle borse di studio da ripartire fra le regioni.
MINISTERI, TAGLI SPESE NON RIMODULABILI (ART. 4, C. 1)
Arriva un pacchetto di misure che, collegate a quelle previste nel precedente articolo 3, tagliano le spese dell'amministrazione centrale per le quali non è possibile una rimodulazione. Si tratta di spese derivanti da fonti legislative o di semplici spese di adeguamento al fabbisogno. Obiettivo della norma è determinare minori oneri per il bilancio dello Stato rispetto all'attuale livello di spesa. I tagli sono fatti ministero per ministero.
MINISTERI, TAGLI SPESE RIMODULABILI (ARTI.  3)
La riduzione delle spese rimodulabili dei ministeri è di 9,606 miliari nel 2012, 4,401 miliardi nel 2013 e 4,259 miliardi nel 2014.
ORDINI PROFESSIONALI, RIFORMA (ART. 10)
La norma, da un lato, prevede una delegificazione degli ordinamenti professionali da realizzarsi in base a principi di liberalizzazione. Dall'altro, disciplina l'esercizio delle professioni in forma societaria, conseguentemente abrogando la precedente disciplina delle associazioni professionali. La delegificazione dovrà essere realizzata entro 12 mesi dall'entrata in vigore della legge di stabilità. Si elimina poi il riferimento alle tariffe professionali come criterio per la determinazione del compenso del professionista. Le parti quindi potranno definire liberamente il compenso. In arrivo poi nuove regole per consentire ai professionisti iscritti a ordini professionali di esercitare la professione in forma societaria o cooperativa. E' dunque consentito alla società tra professionisti di assumere anche la forma di società di capitali. Qualsiasi forma sia prescelta, la denominazione sociale sarà "società tra professionisti" che potrà svolgere anche diverse attività professionali (cosiddette società multidisciplinari). Per utilizzare la denominazione "società tra professionisti", la società deve prevedere nell'atto costitutivo alcuni requisiti, tra cui l'esercizio in via esclusiva dell'attività professionale da parte dei soci. Possono poi assumere la qualifica di socio soltanto i professionisti iscritti a ordini, albi o collegi, e i cittadini di Stati membri dell'Ue in possesso del titolo di studio abilitante all'esercizio della professione. Sono peraltro ammessi soci non professionisti per lo svolgimento di prestazioni tecniche ovvero per finalità di investimento.
POLICLINICI UNIVERSITARI GESTITI DA UNIVERSITÀ NON STATALI (ART. 33, C. 32)
Per l'anno 2012 viene disposto il finanziamento di 70 milioni di euro, in favore dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali, quale concorso dello Stato agli oneri per lo svolgimento delle attività strumentali al perseguimento dei fini istituzionali da parte delle medesime università. L'erogazione del finanziamento è subordinata alla sottoscrizione di protocolli d’intesa tra le singole università e la regione interessata, che comprendano, eventualmente, la regolazione condivisa di pregressi contenziosi, mentre il riparto del predetto importo tra i citati policlinici è definito con decreto del ministro della Salute di concerto con quello dell'Economia.
UNIVERSITÀ, FONDO DI FINANZIAMENTO ORDINARIO (ART. 33, C. 15)
Autorizzata la spesa di 400 milioni di euro per l'anno 2012 per il finanziamento di interventi in favore del sistema universitario e per le finalità del Fondo per il finanziamento ordinario delle università.
UNIVERSITÀ NON STATALI (ART.  33, C. 17)
Viene autorizzata, per il 2012, la spesa di 20 milioni di euro per il sostegno alle università non statali legalmente riconosciute.
(Fonte: N. Cottone e C. Tucci, Il Sole 24 Ore 16-11-2011)
 
VQR 2004-2010. Bando definitivo 07-11-2011 PDF Stampa E-mail
Il 3 novembre, il Consiglio Direttivo dell’ANVUR ha approvato in via definitiva il Bando VQR 2004-2010, facendo seguito alla registrazione della Corte dei Conti del 28 ottobre 2011. La data del bando è il 7 novembre 2011, e a tale data gli Atenei dovranno riferirsi per l’accreditamento dei soggetti valutati. Le principali scadenze per gli Atenei sono:
-Definizione dipartimentale: 15 dicembre 2011
-Accreditamento: 30 dicembre 2011
-Trasmissione prodotti: 30 aprile 2012
-Trasmissioni informazioni relative alla mobilità: 31 marzo 2012
-Verifica figure in formazione: 31 marzo 2012
-Trasmissione ulteriori dati: 31 maggio 2012
-Rapporto di autovalutazione: 31 maggio 2012
Ulteriori dettagli sul sito dell'ANVUR.
 
Al CDM un nuovo decreto: «Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti» PDF Stampa E-mail
Prima di lasciare il suo posto di ministro Mariastella Gelmini ha aggiunto un altro tassello alla sua riforma, facendo esaminare (e approvare?) dal Consiglio dei Ministri di venerdì 11 novembre il decreto che fissa i livelli essenziali nazionali del diritto allo studio (borse, reddito minimo per accedervi, strumenti per garantirle). Dentro, c'è il’aumento delle tasse regionali per il diritto allo studio. Alcune novità, che contraddicono quanto concordato con le Regioni. E un’aggiunta a sorpresa: l'introduzione di un passaggio tutto dedicato alla «valorizzazione» dei collegi universitari privati. Un modo per riaprire l'accreditamento a nuove strutture. «Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti», recita invece, lo «schema di decreto», che figura tra quelli approvati l’11 novembre nel comunicato della presidenza del Consiglio. Cosa ci sia esattamente sotto questa rubrica è di difficile ricostruzione. Nel sito del governo, il testo non è mai stato pubblicato. Alle Camere, cui deve essere inviato per il parere, non è ancora pervenuto. E anche nelle stanze del ministero, si stenta a trovare chi l'abbia visto. Sotto forma di «indiscrezioni» il contenuto finale del decreto è già circolato tra gli addetti ai lavori. Un aumento delle tasse regionali per il diritto allo studio su tutto il territorio nazionale. Non meno di 120 euro, non più di 200 euro. Questi sono i due estremi cui tutte le Regioni si dovranno ottenere. Un doppio tetto, fissato al rialzo. Con dentro tre scalini contributivi, di 120,140 e 160 euro, proporzionali al reddito degli studenti. Laddove oggi la media nazionale (tra Regioni che chiedono di più e Regioni che chiedono di meno) è di 110 euro. Non basta. Le Regioni avevano detto chiaramente, durante la conferenza Stato-Regioni, che doveva essere lo Stato a garantire i livelli essenziali del diritto allo studio, anche perché di risorse, dopo gli ultimi tagli, gli enti locali non ne hanno più. Il testo portato in Consiglio dei Ministri da Mariastella Gelmini prevede invece un contributo a carico delle Regioni. Il vero punto è che le risorse stanziate dal governo sono poche (26 milioni in finanziaria, più 150 milioni nella legge di stabilità) per garantire la borsa a tutti gli idonei. Lo scorso anno dei 180mila aventi diritto, 30mila sono rimasti fuori. Invece che rivedere gli investimenti in modo sostanziale, il ministro ha deciso di rivedere i criteri di accesso. Se oggi il reddito medio Isee (che varia da Regione a Regione) per accedere alle borse è di 17mila euro, in futuro dovrà essere più basso: 15mila al Sud, 16mila al Centro, 17mila al Nord. Ma su questa casella anche le "indiscrezioni" traballano. Di certo, il decreto stabilisce che qualunque sarà la cifra fissata, fino a lì paga lo Stato. Mentre, oltre quella soglia, un altro 10% di borse, dovrà essere garantito dalle Regioni. (Fonte: M. Gerina, L’Unità 17-11-2011)
 
Ricerca. La Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) PDF Stampa E-mail
Nel bando per la valutazione della qualità della ricerca (Vqr), nell'ambito delle attività dell'Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca (ANVUR), il modello "tre prodotti a testa" ha il vantaggio della semplicità, ma appiattisce differenze significative. La scelta di valutare sia scienziati sia umanisti con tre prodotti in sette anni rischia di appiattire le differenze e potrebbe portare a confronti non congruenti perché tipo e "densità" di produzione scientifica sono molto diversi. La quantità di prodotto di qualità è un elemento importante della valutazione dell'area tecnica e scientifica e sette anni sono lunghi. Gli scienziati lavorano in gruppo, spesso collaborano con altri gruppi all'interno della stessa struttura, o di altri dipartimenti o di altri Paesi. La scienza funziona così, si condividono strumentazioni e risultati e soprattutto esperienze, a volte con laboratori dall'altra parte del mondo, a volte con laboratori diversi nello stesso dipartimento. Individuare criteri di "proprietà" dei risultati in lavori di gruppo non è semplice e può portare a confronti impropri tra aree. La Vqr opera sul principio che una struttura sia valutata come somma della valutazione dei docenti e ricercatori che la compongono. Sarebbe più sensato puntare direttamente alla valutazione dei dipartimenti che risulteranno dalla legge 240 che non di quelli attuali: è una proposta per riversare subito il risultato della Vqr nelle politiche di attribuzione delle risorse.
(Fonte: G. Braga, Il Sole 24 ore 02-11-2011)
 
Ricerca. Oltre 200.000 prodotti di ricerca valutati da 14 gruppi di esperti della valutazione (GEV) composti di 450 esperti PDF Stampa E-mail
Con la registrazione del decreto del ministro da parte della Corte dei conti (28 ottobre 2011) e l'approvazione del bando da parte del Consiglio Direttivo dell'ANVUR (3 novembre 2011) prende avvio uno dei più significativi esercizi di valutazione ex post della ricerca mai tentati nel mondo. La valutazione della qualità della ricerca (Vqr) 2004-2010 prevede la valutazione e classificazione in fasce di merito di oltre 200mila prodotti di ricerca scelti tra quelli pubblicati dai docenti e ricercatori delle università e dal personale degli enti di ricerca vigilati dal MIUR. Ogni ricercatore è tenuto a un dato numero di prodotti - 3 per i docenti universitari - pubblicati nel periodo 2004-2010. La valutazione sarà affidata a 14 gruppi di esperti della valutazione (Gev), composti di 450 esperti e presieduti da ricercatori eccellenti nominati dall'ANVUR, che opereranno nelle diverse aree di ricerca utilizzando l'ausilio di esperti esterni (peer review) e di indicatori bibliometrici nelle aree dove il loro uso è consolidato e affidabile. La misura del grado di correlazione tra i risultati ottenuti per via bibliometrica e tramite peer review consentirà di ricavare indicazioni preziose sulla validità dei due strumenti, il cui confronto relativo è oggetto di dibattiti accesi anche nel panorama nazionale a seguito delle notizie recenti sul decreto per l'abilitazione scientifica nazionale. La valutazione bibliometrica non sarà basata sull'impact factor delle riviste che ospitano un prodotto di ricerca, ma utilizzerà indicatori d’impatto del singolo prodotto normalizzati in modi opportuni che sono ora in corso di definizione da parte dei Gev.
(Fonte: ANVUR 07-11-2011)
 
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