Manovra finanziaria. Pensioni |
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Articolo 18, commi 22-ter, 22-quater e 22-quinquies. Posticipo delle decorrenze del pensionamento di anzianità, pari a un mese per coloro che maturano i requisiti nel 2012, a due mesi per coloro che maturano i requisiti nel 2013 e a tre mesi per coloro che maturano i requisiti a decorrere dal 2014.
Articolo 18, comma 3. Limitazioni alla rivalutazione automatica sui trattamenti pensionistici di importo superiore a 5 volte il trattamento minimo Inps. Per questi trattamenti pensionistici la rivalutazione non è concessa, con esclusione della fascia di importo inferiore a 3 volte il trattamento minimo, con riferimento alla quale la rivalutazione è applicata nella misura del 70 per cento. Sempre per le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo e inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante sulla base della normativa vigente, l'aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.
Articolo 18, comma 22-bis. Contributo di perequazione sui trattamenti pensionistici corrisposti da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie: per gli importi che superino i 90mila euro lordi annui e fino a 150mila euro, il contributo è pari al 5% della parte eccedente il predetto importo; per la parte eccedente i 150mila euro pari al 10 per cento. In ogni caso, a seguito della predetta riduzione il trattamento pensionistico complessivo non può essere inferiore a 90mila euro lordi annui. La norma si applica a decorrere dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014. (Fonte: Il Sole 24 Ore 18-07-2011) |
Il “pacchetto” sul pubblico impiego nella manovra finanziaria estiva |
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Blocco del turn over esteso al 2014, esclusi vigili del fuoco, corpi di Polizia e anche i Dipartimenti di Ragioneria al Tesoro, i quali potranno continuare a reclutare dirigenti senza fare concorsi. Proroga di un altro anno (sempre al 2014) degli adeguamenti economici, con possibili deroghe parziali o totali per «incentivare l'efficienza». Velocizzazione delle procedure di mobilità interne. Completamento del processo di digitalizzazione e di semplificazione delle procedure. Quello sul pubblico impiego è un pacchetto dal valore di poco più di un miliardo fino al 2015, destinato però a salire di altri 370 milioni l'anno dal 2016 in poi. Almeno stando alle bozze della manovra in circolazione. Come precisato da un comunicato di ieri pomeriggio del MiUR, la manovra non apporterà alcun «taglio agli organici della scuola, ai fondi per l'università e sui finanziamenti alla ricerca». In realtà per le dotazioni di personale docente e ATA una novità ci sarà visto che quelle dell'anno scolastico 2012/2013 dovranno rimanere identiche a quelle del 2011/2012. Con l'effetto implicito di prorogare di 12 mesi gli effetti del dimagrimento degli organici imposto dalla manovra triennale del 2008, che sarebbe dovuto terminare l'anno prossimo. Al tempo stesso viene elevato a 1.000 alunni il requisito minimo per assegnare l'autonomia (e dunque un proprio dirigente scolastico) agli istituti comprensivi di scuole dell'infanzia, elementari e medie. Un tetto che scende a 500 nelle zone disagiate. Sul filo di lana sarebbe invece saltata la riorganizzazione del sostegno agli allievi con disabilità prevista in alcuni articolati circolati nella mattinata. (Fonte Il Sole 24 Ore 29-06-2011) |
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I problemi degli ordini e la manovra finanziaria |
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In un rapporto preparato per la Fondazione Rodolfo Debenedetti sul tema delle professioni regolamentate, abbiamo evidenziato che gli ordini servono a garantire la qualità dei servizi offerti in mercati nei quali è difficile per il consumatore valutare la capacità degli operatori e la qualità dei servizi prodotti. Quelle stesse norme, tuttavia, generano limitazioni della concorrenza con potenziali effetti negativi sul benessere collettivo. Alla politica spetta la decisione di dove collocare il paese in questo trade-off tra qualità e concorrenza. Difficile procedere con un dibattito costruttivo se non si riconosce questo duplice aspetto della regolamentazione e si continua a sostenere che non vi è alcun problema di concorrenza nelle professioni. Nel rapporto abbiamo presentato una serie di analisi empiriche che suggeriscono che qualcosa non funziona nelle procedure di selezione all'ingresso in molte professioni e non sempre entrano necessariamente gli operatori più qualificati.
Il testo originale della manovra finanziaria del governo prevedeva alcuni interventi di liberalizzazione delle professioni. Ma ventidue senatori-avvocati della maggioranza hanno minacciato di non votare l'intero provvedimento se quelle norme non fossero state cancellate. E sono stati subito accontentati. Insomma, anche in un momento drammatico sembrano aver prevalso gli interessi di lobby. Eppure, questa era l'occasione giusta per avviare una riforma che, insieme ad altre, potrebbe incoraggiare la crescita economica dell'Italia. Il governo si è però impegnato entro 8 mesi dall’entrata in vigore della manovra a legiferare in materia di ordini professionali. Altrimenti “ciò che non sarà espressamente vietato sarà libero’’. (Fonte: G. Basso, M. Pelizzari, lavoce.info 18-07-2011) |
Bandi per borse di ricerca sul sito MIUR |
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È attivo sul sito internet del MIUR il servizio di ricerca dei bandi di concorso delle università e degli enti di ricerca italiani. La possibilità per i ricercatori di avere in un unico “contenitore” le informazioni relative ai bandi per gli assegni di ricerca è prevista dalla legge 240/2010 (art. 22 comma 1), per facilitare l’individuazione delle opportunità presenti sul territorio nazionale.
L’area bandi del portale MIUR consente una ricerca dei bandi per ateneo o ente di ricerca e per area disciplinare, distinguendo tra quelli scaduti e quelli ancora aperti. Aprendo il singolo bando si trova una descrizione sintetica e un rimando al sito web dell’ente o università che lo promuove. (Fonte: R. Lupoli www.università.it 05-07-2011) |
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