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12 Settembre
ABILITAZIONE. NON SOLO REGOLE ASETTICHE PDF Stampa E-mail
In prospettiva sarà forse necessario anche stabilire qualche regola e qualche responsabilità in più per i commissari giudicanti; perché non è possibile andare avanti con la finzione del sistema automatico, delle regole asettiche, dei metodi scientifici. Esseri umani scelgono ora e sceglieranno in futuro altri esseri umani; diamo ai primi una certa libertà di scelta chiara e visibile, secondo la loro competenza, e chiediamo loro una presa di responsabilità in relazione alle scelte che faranno. Altrimenti continueremo a credere che basta stabilire delle regole per ottenere l’abilitazione o il reclutamento e poi il candidato se la veda lui su come cavarsela. L’università è prima di tutto una comunità, non una corsa ad ostacoli; ognuno ha compiti, responsabilità, diritti e doveri: sarà il caso di tornare a guardarci tutti in faccia, senza troppo nasconderci dietro l’ipocrisia delle mediane e delle classifiche.
(Fonte: gerti, commento all’articolo pubblicato da T. Drago su roars 01-09-2012)
 
ABILITAZIONE. UNO STRUMENTO PER CALCOLARE I PROPRI PARAMETRI ANVUR PDF Stampa E-mail
Vincenzo Della Mea (UNIUD) propone uno strumentino Web per calcolare automaticamente i tre parametri ANVUR per i settori bibliometrici, a partire da un file che contenga anno di pubblicazione e numero di citazioni della propria produzione scientifica. Il programma è qua: ABILITANVUR .
(Fonte: V. Della Mea 03-09-2012)
 
STUDENTI. GRADUATORIE TERRITORIALI PER L’ACCESSO ALLE FACOLTÀ PDF Stampa E-mail
Nel 1999 si decise che il test dovesse essere uguale in tutto il Paese ma i risultati facessero riferimento al singolo ateneo. Di conseguenza in alcune città il punteggio utile all’ingresso nel numero chiuso era molto più basso rispetto ad altre. Per ovviare a questo, si è pensato di poter stilare una classifica unica a livello nazionale ma qui sorgono altri problemi. Qualsiasi studente accetterebbe uno spostamento di centinaia di chilometri nel caso sia accettato lontano da casa? Pare che sia stata trovata una via di mezzo: le graduatorie saranno accorpate secondo un concetto di prossimità territoriale degli atenei. Ad esempio il test effettuato a Firenze sarà valido anche a Parma e viceversa con la possibilità per ogni studente di scegliere tra le due opzioni quella maggiormente gradita. Per Medicina le graduatorie saranno 12 in tutta Italia. Ecco dunque la grande novità che interesserà gli studenti che il 4 settembre hanno affrontato il questionario per l’accesso alla Facoltà di Medicina. Si troveranno a concorrere non per un singolo ateneo ma per un gruppo di atenei che abbiano una certa prossimità territoriale. La riforma voluta del Ministro Profumo sarà valida in tutta Italia per le facoltà di Medicina e Odontoiatria, mentre per altre facoltà l’aggregazione sarà solamente parziale. Nello specifico: Bologna, Milano, Parma e Padova, Teramo/Camerino per quanto concerne Medicina Veterinaria, mentre per Architettura l’unico accorpamento previsto è quello tra Napoli e Salerno.
(Fonte: docsity.com 21-08-2012)
 
ACCESSO ALL’UNIVERSITA’. AUMENTATI I CORSI A NUMERO CHIUSO PDF Stampa E-mail
Oltre ai corsi di laurea a numero programmato (chiuso) a livello nazionale - Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Professioni sanitarie e Architettura - sono in aumento i corsi universitari che prevedono lo sbarramento del test. Nelle regioni settentrionali i corsi a numero chiuso decretati localmente sono 27 su 100 mentre al Centro "appena" il 16,9 per cento. È nelle aree meridionali che il tasso schizza al 35,5 per cento: il doppio che nelle regioni dell'Italia centrale. Su un totale di 2.274 corsi di primo livello e a ciclo unico funzionanti nelle università statali, quelli a numero chiuso sono 1.231: il 54,2 per cento. Per chi intende iscriversi a Scienze matematiche o informatiche, a settembre, la strada è abbastanza pianeggiante: solo il 13 per cento dei corsi è a numero chiuso. Ma appena si passa a Scienze chimiche i corsi a numero chiuso aumentano: il 55 per cento. Per toccare quasi il 90 per cento per coloro che si voglio iscrivere a Farmacia, Biotecnologie, Scienze biologiche e Biologia. L'accesso alla facoltà di Ingegneria è abbastanza agevole - due terzi dei corsi sono ad accesso libero - e si registrano corsi a numero chiuso anche in Lettere - nel 20 per cento dei casi - e Filosofia: nel 30 per cento dei casi. I più facilitati sono coloro che invece desiderano vestire la toga: solo il 7 per cento degli accessi a Giurisprudenza è a numero chiuso.
(Fonte: S. Intravaia, La Repubblica 24-08-2012)
 
FACOLTÀ A NUMERO CHIUSO. AL VIA LE PROVE DI ACCESSO PDF Stampa E-mail
Sono oltre 100.000 gli studenti che saranno impegnati nelle prove di ammissione alle facoltà ad "accesso programmato": Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Architettura. Da diversi anni, su incarico del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, il Cineca si occupa degli aspetti tecnologici dell'erogazione delle prove: una procedura complessa che comprende la stampa del materiale e la sua distribuzione alle facoltà, la valutazione degli elaborati e la gestione del sito "accesso programmato", punto di accesso a tutte le informazioni relative ai test. In attesa delle prove, che si svolgeranno dal 4 al 10 settembre, gli aspiranti medici, dentisti, veterinari ed architetti hanno potuto esercitarsi grazie agli "esercitatori" disponibili su Universitaly, il nuovo sito delle università italiane dove è consultabile anche il video con le istruzioni su come si svolgerà il test e come funzionano le graduatorie. Maggiori informazioni, sul sito del Cineca.
(Fonte: Cineca notizie 03-09-2012)
 
ACCESSO ALL’UNIVERSITÀ. PERCORSI DI ORIENTAMENTO GIÀ DAL QUARTO ANNO DI SUPERIORI PDF Stampa E-mail
EIena Ugolini, sottosegretario all'Istruzione, questi test sono davvero figli degeneri del nozionismo come sosteneva ieri Walter Passerini su La Stampa? «È verissimo che sarebbe preferibile avere dei test che misurino l'attitudine e la propensione in un settore così complesso come la medicina dove non contano soltanto le competenze teoriche ma anche quelle pratiche e umane. Bisognerebbe prevedere prove personalizzate, orali. Ma è anche vero che forse non ci si rende conto di un'altra complessità». Quale? «A iscriversi sono oltre 70 mila persone. È impossibile pensare di fare colloqui orali a ognuno, e sarebbe difficile garantire un criterio di valutazione omogeneo». All'estero riescono a conciliare qualità e quantità. «A medio termine, infatti, si può fare tesoro di queste esperienze e inserire all'interno dei test prove per valutare anche altre competenze come la capacità d'inferenza logica. I test - così come sono pensati adesso - vanno rivisti anche garantendo davvero protocolli unici nella somministrazione per essere sicuri che le prove siano omogenee in tutt'Italia. Ultimo intervento attuabile nel medio termine è sui costi. Non possiamo ledere l'autonomia delle università ma si potrebbe introdurre una fascia di costi con un minimo e un massimo che nessuna facoltà potrà superare per evitare le forti differenze esistenti al momento». Che cosa intende per medio termine? Fra un anno? Due? «Sono interventi che possono essere adottati senza difficoltà già dal prossimo anno». E se il problema fosse la maturità e, in generale, le scuole superiori? «A lungo termine s’impone una riflessione: l'esame di maturità non sembra essere considerato attendibile e comparabile dalle università. Si potrebbe prevedere una prova in grado di valutare in modo omogeneo le competenze degli studenti come avviene nelle certificazioni linguistiche e introdurre percorsi di orientamento già dal quarto anno di superiori».
(Fonte: F. Amabile, intervista al sottosegretario all’Istruzione Ugolini, La Stampa 05-09-2012)
 
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