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16 Luglio
RICERCA. CLASSIFICA CITAZIONI: ITALIA TERZA IN FISICA NUCLEARE PDF Stampa E-mail


(Fonte: G. De Nicolao 10-07-2012)
 
RICERCA. VALUTAZIONE NELLE SCIENZE UMANE E SOCIALI PDF Stampa E-mail

In questi mesi ha preso avvio in Italia un complesso esercizio di valutazione della qualità della ricerca per il periodo 2004-2010 (VQR), sotto l’egida dell’Agenzia nazionale per la valutazione dell’università e della ricerca (ANVUR). L’esercizio fornisce un’occasione per riflettere sui problemi della valutazione della ricerca nelle scienze umane e sociali, in particolare per quanto riguarda l’impiego di strumenti di  analisi bibliometrica in queste aree disciplinari. Una riflessione tanto più necessaria in quanto l’esercizio è partito in un contesto di quasi completa disinformazione e inesperienza circa i temi della valutazione, sia da parte dei soggetti valutati che da parte di buona parte dei valutatori.
Articolo da leggere integralmente.

 
RICERCA. CREARE PONTI TRA LABORATORI ITALIANI E NORDAMERICANI PDF Stampa E-mail

Come fa l’Italia a fare a meno di 16mila giovani ricercatori? Tanti sono i “cervelli” tricolori che hanno scelto gli Usa per specializzarsi e contribuire al progresso delle scienze con progetti d’eccellenza e avanguardia. Perché sono emigrati in Nord America invece di svilupparli da noi? La risposta sta nei numeri: gli Stati Uniti investono in ricerca 22 volte più dell’Italia. Non è una novità il ritardo del nostro Paese ma le ragioni diventano evidenti quando si tocca con mano ciò che possono fare i nostri connazionali oltreoceano, dove la filosofia si riassume nella massima “Business is people”: il primo guadagno è investire nelle persone. Vito M. Campese, professore della USC Teck School of Medicine, ha lasciato la Puglia 37 anni fa e oggi è il presidente di ISSNAF, l’associazione che riunisce ricercatori e accademici italiani del Nord America. Intervenuto nella serata conclusiva della rassegna che l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, in collaborazione con il Consolato generale, ha dedicato alla scienza italiana, ha sollecitato un cambio di rotta immediato da parte del governo Monti.
«In Italia ci sono contraddizioni notevoli. C’è un sacco di gente che fa ottima scienza ma ci sono anche tanti giovani che non trovano la possibilità di sviluppare le proprie idee o di contribuire al mondo scientifico in maniera sostanziale. Ecco perché molti prendono un aereo per il Nord America o il Nord Europa, dove effettivamente ci sono più possibilità di sviluppare i propri progetti», dice Campese. «Gli interventi da parte del governo fino ad ora sono stati insufficienti. Però devo dire che ora c’è una nuova volontà politica da parte dei ministri dell’Istruzione, della Sanità e degli Esteri. Ci sono tentativi seri di sviluppare la scienza in Italia in maniera sostanziale attraverso la creazione di ponti tra laboratori italiani e nordamericani. Io credo che la soluzione sia proprio questa: utilizzare i cosiddetti “cervelli fuggiti” per aiutare il sistema Italia a promuovere le scienze perché così si promuove lo sviluppo economico di una nazione».
(Fonte: B. Minafra e A. Tedeschi, linkiesta.it 06-07-2012)

 
RICERCA. CONFERMATA L’ESISTENZA DEL BOSONE DI HIGGS PDF Stampa E-mail

Il bosone di Higgs, la particella determinante per spiegare le moderne teorie sull'Universo, esiste. A confermarlo a Ginevra, nel corso di una conferenza stampa mondiale, i ricercatori che lavorano al Large Hadron Collider. In particolare ad avere rilevato l'esistenza di questa particella tanto elusiva, sono stati i ricercatori che lavorano a due dei tre esperimenti che sono installati lungo i 27 chilometri di circonferenza del grande acceleratore di particelle di Ginevra, e cioè Atlas e Cms.
I dati, accolti da un applauso fragoroso, sono stati presentati dagli esperimenti Cms, coordinato dall'americano Joseph Incandela, e Atlas, coordinato dall'Italiana Fabiola Gianotti. Entrambi indicano con un margine di errore vicino allo zero che il bosone di Higgs ha dimensioni comprese fra 125 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV), ossia pesa fra 125 e 126 volte più di un protone, una delle particelle che costituiscono il nucleo di un atomo. Ci sono "forti indicazioni della presenza di una nuova particella attorno alla regione di massa di 126 GeV", ha spiegato a Ginevra Fabiola Gianotti. Nel corso della conferenza stampa l'annuncio della consistenza statica della scoperta ha suscitato un caloroso applauso tra i partecipanti, tra cui in prima fila l'83enne Peter Higgs, uno dei fisici che per primo aveva teorizzato l'esistenza della particella che a lui è stata dedicata.
(Fonte: rainews24.rai.it 04-07-2012)

 
RICERCA. MEGLIO INVESTIRE FONDI NEI LABORATORI CHE AGEVOLARE IL RIENTRO DEI CERVELLI PDF Stampa E-mail
Sono state finalmente messe a punto le complesse regole per incentivare il ritorno nelle strutture scientifiche italiane dei ricercatori italiani all'estero. L'incentivo è costituito da una sostanziale riduzione della tassazione in modo da rendere più attraente lo stipendio di chi rientra. Considerando gli stipendi dei ricercatori in Italia, si può stimare che anche nel migliore dei casi l'aumento non superi il 40%. Questa norma è completamente sbagliata per quanto riguarda la biomedicina per almeno due ragioni. Anzitutto si tratta di una palese ingiustizia. Non si capisce per quale ragione alcuni ricercatori debbano essere privilegiati. Si può dire che portano nuove competenze, ma è molto improbabile che non esistano già anche in Italia. Privilegiare chi viene dall'estero è uno "sgarbo" a chi è rimasto a far ricerca in Italia, spesso rinunciando a importanti lusinghe estere. I più bravi sono all'estero? Non è vero. Chi è rimasto qui ha lavorato con grande difficoltà e con pochi mezzi pubblici. Eppure è riuscito a portare contributi significativi. Infatti, se l'Italia è a un basso livello nella graduatoria della ricerca scientifica ciò è dovuto allo scarso numero di ricercatori e all'aleatorietà delle poche risorse disponibili. Tuttavia, la produttività del singolo ricercatore italiano non è inferiore alla media dei Paesi all'avanguardia per sostegno alla ricerca. In secondo luogo migliorare gli stipendi di chi viene dall'estero non significa usufruire pienamente delle sue capacità. I laboratori disponibili sono pochi, le infrastrutture in generale carenti, le apparecchiature scientifiche possono venire rinnovate con grande lentezza. Forse sarebbe meglio utilizzare i fondi per migliorare le infrastrutture. È la strada che hanno seguito le charities. Airc e Telethon hanno già attratto ricercatori italiani dall'estero, stanziando cifre che garantiscono per 3 anni stipendio, collaboratori, apparecchiature e spese. Questo è il modo per ripopolare la ricerca. Altrimenti il rischio è che torni solo chi ha terminato il ciclo produttivo all'estero e lo faccia perché in Italia la qualità di vita è migliore.
(Fonte: S. Garattini, Oggi 11-07-2012)
 
CREDITO D’IMPOSTA SULLE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO DI RICERCATORI PDF Stampa E-mail

Il recente decreto sviluppo ha introdotto un credito d’imposta sulle assunzioni a tempo indeterminato di ricercatori, attraverso uno sconto fiscale pari al 35% del costo aziendale sostenuto. Per l’effettivo godimento del bonus le aziende si dovranno attenere a specifiche condizioni, la cui verifica potrà essere supportata dai Consulenti del Lavoro che si occupano della gestione del personale. In primo luogo la platea dei datori di lavoro che possono accedere al bonus è stata circoscritta alle imprese.
Anche i destinatari che fanno scattare il bonus in capo ai datori di lavoro, sono individuati in due categorie di soggetti: personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso un ateneo italiano o estero purché equipollente ovvero coloro che sono in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, elencate in un allegato a corredo del Dl. Con riferimento al perimetro delle attività per le quali è concesso il beneficio, il decreto fornisce un’elencazione piuttosto dettagliata: lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze; ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze; acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti, processi o servizi nuovi o migliorati.
(Fonte: varesenews.it 06-07-2012)

 
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