UNIBO. L’ALMA MATER ASSUME 35 PROFESSORI ASSOCIATI |
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Il Consiglio di Amministrazione dell'Universita' di Bologna ha approvato oggi la chiamata di 35 nuovi professori associati, una delle prime operazioni di reclutamento di nuovi docenti effettuata in Italia in attuazione delle nuove disposizioni della Legge Gelmini. I nuovi professori - ricercatori dell'Ateneo e docenti esterni - insegneranno a partire dall'inizio del prossimo anno nelle facolta' di Agraria, Architettura Economia di Rimini, Farmacia, Ingegneria di Bologna e di Cesena, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Scienze Politiche di Bologna e "Ruffilli" di Forli', Scienze della Formazione, Scienze Statistiche. "Questa delibera - commenta il Rettore Ivano Dionigi - rappresenta una meritata promozione per i nostri ricercatori e un bel segnale di questi tempi in cui altrove si parla di blocchi, esuberi e licenziamenti. Inoltre le modalita' adottate con la massima urgenza e nel rispetto delle direttive ministeriali ci consentiranno di accedere al fondo straordinario per il reclutamento dei professori associati". (Fonte: AGI 23-12-2011) |
VALUTAZIONE DELLA RICERCA E VALUTAZIONE DELLA DIDATTICA |
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E’ il titolo di un volume di 175 pagine a cura di Benito Vittorio Frosini edito in ottobre da V&P Vita e Pensiero. Il volume riunisce cinque contributi che derivano da una ricerca avviata alcuni anni fa e del cui coordinamento Frosini è stato incaricato dalla Commissione «Strategie di Ricerca» dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. L'argomento generale è suddiviso, anche dal punto di vista degli autori che vi hanno contribuito, nella «valutazione della ricerca» e nella «valutazione della didattica», argomenti che hanno richiamato negli ultimi vent'anni l'attenzione di moltissimi studiosi in tutto il mondo; la letteratura specialistica ha accumulato in pochi anni migliaia di contributi. Il diffuso interesse e l'enorme numero di contributi scientifici (di cui una parte pubblicati su prestigiose riviste internazionali dedicate) derivano sostanzialmente — com’è ovvio — dalla necessità di disporre di criteri di valutazione il più possibile oggettivi, o almeno di generale applicabilità, e di rispondere in tal modo alle richieste sempre più pressanti formulate da vari organismi e istituzioni, che vorrebbero graduare singoli prodotti di ricerca, oppure singoli ricercatori, oppure gruppi di ricercatori (come quelli appartenenti a diversi dipartimenti universitari), o attività didattiche come singoli insegnamenti universitari, oppure l'organizzazione di interi corsi di laurea. Una analisi approfondita dei criteri di valutazione della ricerca è eseguita in questo volume da Benito V. Frosini e da Silvia Salini, che hanno preparato i primi due contributi. Frosini si è occupato principalmente della valutazione dei singoli prodotti di ricerca, ma anche — per estensione - della valutazione di singoli ricercatori, mentre l'interesse di Salini è stato rivolto alle strutture di ricerca (tipicamente, i dipartimenti universitari). Nella prima parte del suo contributo Frosini — dopo avere introdotto alcune proprietà generali dei criteri di valutazione — dedica largo spazio alla discussione del criterio c.d. peer review, con ampi riferimenti ad applicazioni fatte dalla British Academy, dal Consiglio Universitario Nazionale (CUN), dalla Valutazione Triennale della Ricerca (VTR) per il triennio 2001-2003, e soprattutto nella ormai lunga esperienza del Research Assessment Exercise (RAE) del Regno Unito. I rimanenti due terzi del contributo di Frosini sono quasi completamente dedicati ai criteri bibliometrici basati sulle citazioni. (Fonte: La presentazione del volume di B. V. Frosini) |
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LE UNIVERSITÀ DEL MEZZOGIORNO NELLA STORIA DELL'ITALIA UNITA |
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Presentato al Rettorato dell'Università del Sannio, il volume, pubblicato dalla Svimez, il prestigioso ente di ricerca impegnato da 60 anni nello studio della realtà del Mezzogiorno, intitolato “Le Università del Mezzogiorno nella Storia dell’Italia Unita 1861-2011”. Dopo i saluti istituzionali, ne hanno parlato nel convegno moderato dal professor Felice Casucci, il coordinatore del Forum delle Università per il Mezzogiorno della Svimez, Alessandro Bianchi; il rettore dell'Ateneo sannita, Filippo Bencardino; il rettore dell'Università di Salerno, Raimondo Pasquino. Tutti hanno concordato sul ruolo svolto dagli atenei meridionali per la crescita dei territori e sulla necessità di finanziamenti eguali e non inferiori a quelli erogati a parità di didattica, ricerca, qualità d'azione per le università del Nord Italia. Dopo di loro un dibattito con più interventi dal qualificato pubblico, fatto per lo più di docenti e ricercatori universitari, su un tema indubbiamente stimolante quali i cambiamenti sociali, economici, urbanistici determinati dai poli universitari insediati nel Mezzogiorno. L'opera collettanea, coordinata da Alessandro Bianchi, vede contributi, tra gli altri del rettore Filippo Bencardino e Maria Rosaria Napolitano (per il saggio “L'università nei processi di sviluppo economico e sociale), Ennio De Simone (“Le università nel Mezzogiorno al momento dell'Unità”), Vittoria Ferrandino (“Il sistema universitario nel Mezzogiorno dalla Costituente ai tentativi di riforma”). (Fonte: www.ilsannioquotidiano.it 20-12-2011) |
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