CONCORSI E VALUTAZIONE. INTERVENTI DEL MINISTRO PROFUMO |
|
|
|
Sui concorsi: «Il sistema dei concorsi si rende immune da contaminazioni con regole valide per tutti gli atenei: più valore alle pubblicazioni, meno ai test. E incentivi alla mobilità. Dobbiamo mescolare il sangue». Sulla valutazione: "Non sono mai per gli strappi ma sempre per un po' di carota e un po' di bastone, quindi nel 2012 il sistema di valutazione della ricerca sarà quello dell'anno precedente, con i piccoli aggiustamenti necessari". Pertanto «nel 2012 la valutazione si baserà ancora sui vecchi criteri con qualche aggiustamento - aggiunge Profumo - Nel 2013 saremo a semiregime e dal 2014 a regime». Profumo ha tenuto a ribadire che nel 2014 il nuovo assetto del sistema italiano della ricerca entrerà a regime per successivi step, e in tempo per rispettare le prescrizioni del programma Horizon 2020, che prevede un finanziamento complessivo di 80 miliardi. Per il titolare del MIUR in questo modo l’Italia dovrebbe essere in grado di ottenere un buon ritorno dai 12 miliardi investiti. Una buona occasione per mettere a punto progetti di ricerca di valore sono senz’altro i due bandi che il ministero sta per varare: il FIRB giovani, finanziato con 53 milioni, e il bando PRIN (Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale). «Parte una nuova policy di valutazione basata non più sull’eccellenza dei singoli ma sulla qualità delle strutture - spiega Profumo - Puntiamo a stimolare l’aggregazione, a creare un sistema che funzioni nel suo insieme. Occorre ci sia un passaggio culturale affinché nasca un sistema della ricerca, una struttura che sia competitiva in Europa e nel mondo». "La valutazione - ha assicurato il ministro - non servirà a dare pagelle, a stilare classifiche dei buoni e dei cattivi ma a premiare il merito, a facilitare un processo virtuoso di perseguimento della qualità in tutte le aree della ricerca scientifica, a fotografare lo stato dell'arte della ricerca scientifica italiana, fornendo - ha proseguito Profumo - indicazioni ai decisori politici. Soprattutto - ha aggiunto - la VQR sarà un importante strumento per favorire il potenziamento del sistema della ricerca italiana, condizione necessaria per ridare vigore alla crescita economica del paese e per accrescere il senso di appartenenza a un progetto paese da parte di docenti e ricercatori". Valutare 200mila prodotti della ricerca italiana, certificandone la qualità per arrivare a un giudizio sulle strutture e sui dipartimenti di università ed enti di ricerca. A questo mira la Valutazione della qualità della ricerca (VQR) avviata dall'ANVUR (Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca) che si concluderà nel giugno del 2013 con la presentazione di una relazione finale sul periodo 2004 - 2010. La precedente valutazione VTR (Valutazione triennale della ricerca) risale al triennio 2001 - 2003 ed era realizzata su soli 18mila prodotti. L'intera nuova operazione avrà un costo di 10,5 milioni di euro, con un deciso risparmio rispetto alla valutazione precedente. Risparmio ottenuto dimezzando i compensi degli esperti» e cercando di limitare al minimo i costi di missione. «Il nostro paese dimostra di avere energia, capacità e personalità con pochi eguali. Quello che manca - ha spiegato il ministro Profumo - è il senso di aggregazione rispetto al progetto paese. Per questo l'obiettivo è andare a stimolare forme di aggregazione affinché ciascuno diventi più partecipe della qualità della propria istituzione. L'obiettivo - ha concluso - è ricreare un senso istituzionale nelle persone». (Fonti: AGI e Ada/Col/Adnkronos 20-12-2011; Il Giornale 21-12-2011) |