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27 Dicembre
FINANZIAMENTI. TAGLIO ADDOLCITO PDF Stampa E-mail
Rispetto a quanto avvenuto negli ultimi anni, nel 2012 il taglio all'università sarà addolcito». Lo ha detto a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo fiorentino, il presidente della CRUI Marco Mancini. «Se vedete la comparazione tra quanto accaduto nel 2011 e quanto dovrebbe avvenire nel 2012 - ha spiegato - per la prima volta il taglio è solo dell'1,1%, mentre lo scorso anno era del 3,8% e l'anno ancora prima del 3,7%. I problemi economici e finanziari dovrebbero essere dunque un po' più alleggeriti». Per Mancini «purtroppo manca una programmazione pluriennale dei finanziamenti: quello che noi ci auguriamo - ha detto - è che una volta stabilita una quota, non si scenda al di sotto, e si possa con tranquillità programmare al di là della prospettiva di un anno, visto che tra l'altro le nuove leggi che stanno per arrivare all'attenzione del Parlamento prevedono comunque l'obbligo da parte dell'università di una programmazione triennale».
(Fonte: Il Giornale di Brescia 07-12-2011)
 
PON RICERCA. IL MIUR RINVIA I FONDI ATTESI PDF Stampa E-mail
Il PON (Programma Operativo Nazionale) Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale per le Regioni Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), rappresenta uno strumento grazie al quale il sistema della ricerca ed il mondo delle imprese possono individuare e sviluppare nuove soluzioni per innalzare la loro competitività, migliorando le condizioni socioeconomiche delle Regioni. «Il ritardo che stanno subendo le procedure Pon - Ricerca e competitività rischiano di essere intollerabili per il sistema delle università e delle imprese, che li aspettano da troppo tempo». A denunciarlo è la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Puglia, Loredana Capone, dopo il rinvio del Ministero dell'Università e della Ricerca nelle procedure di valutazione del bando per i Distretti tecnologici e le aggregazioni pubblico-private. Il bando aveva una dotazione di circa 910 milioni di euro. «Il bando per i Distretti Tecnologici è l'unico ancora aperto al momento dell'insediamento del nuovo governo. Malgrado la procedura di valutazione sia iniziata ad agosto - sottolinea - con l'assicurazione di definirla entro il 2011 ed abbia per questo finora mantenuto ritmi sostenuti, anche grazie al lavoro delle Regioni in commissione, ora è stata inaspettatamente rinviata dal MIUR al 2012». Il tutto «risulta ancora più incomprensibile dopo che il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha espresso la sua preoccupazione per il rallentamento dei livelli di spesa del Pon Ricerca e competitività. È vero: finalmente un ministro sfata il tabù per il quale sarebbero sempre e solo le Regioni a rallentare la spesa comunitaria. Eppure, mentre Barca si preoccupa per il possibile disimpegno del Pon, contemporaneamente il Miur mette il freno alle valutazioni. Si tratta di comportamenti incomprensibili e intollerabili per il nostro sistema universitario e di impresa».
(Fonte: L. Capone, La Gazzetta del Mezzogiorno 09-12-2011)
 
RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTI SUL “FONDO PER L’EDILIZIA UNIVERSITARIA” PDF Stampa E-mail
La relazione svolta ha dato contezza della gestione del fondo per l’edilizia universitaria, le cui risorse finanziarie risultano allocate sul cap. di spesa 7266 del MIUR e ripartite, attraverso apposito decreto ministeriale, tra gli investimenti per l’edilizia universitaria, le grandi attrezzature scientifiche e gli impianti sportivi. E’ stato posto in evidenza come gli stanziamenti maggiori del fondo abbiano riguardato, nella misura dell’86%, quelli relativi all’edilizia generale e dipartimentale, al cui interno hanno assunto rilevanza gli accordi di programma, di durata variabile, in relazione agli interventi da cofinanziare, attraverso i quali il MIUR ha concorso nella misura del 50% alla realizzazione dei progetti predisposti dalle varie università. L’onere finanziario complessivo, a carico del fondo in questione, nel periodo 2006-2009 (anno di cessazione del fondo), è stato pari a m. euro 1.008,82, cui è corrisposta un’erogazione, pari a m. euro 669,62 (61,50% dei contributi assegnati), con utilizzo anche, per gli anni 2008 e 2009, del fondo di finanziamento ordinario, per far fronte a parte degli oneri derivati dalla sottoscrizione degli accordi di programma, mentre ulteriori 37,28 m.euro, relativi all’anno 2010, sono in attesa di essere erogati con le risorse del medesimo fondo ordinario. La gestione delle risorse sul cap. 7266, nel complesso, è risultata essere stata svolta nel rispetto dei criteri contabili, atteso che, a fronte di stanziamenti che nel periodo considerato hanno subito un sensibile decremento ha, comunque, Indagine su corrisposto una notevole capacità d’impegno (misura media del 98,99%), mentre la massa residui è risultata essere di poca consistenza.
(Fonte: Sintesi di Indagine su “Fondo per l’edilizia universitaria” della Corte dei Conti 11-11-2011)
 
FINANZIAMENTI. IL FFO 2011 PREMIA VERONA PDF Stampa E-mail
Il ministero della Ricerca e dell’Università ha reso nota sabato l’entità del fondo di finanziamento ordinario («Ffo») per l’anno in corso – 6,8 miliardi di euro a livello nazionale, cioè il 2,3% in meno rispetto all’anno precedente – e il saldo «regionale» parla di una differenza di circa 10 milioni di euro tra il 2010 e il 2011 (un decremento complessivo dell’1,9%). Tra i più penalizzati il Bo di Padova, che accusa una botta da 8,5 milioni in meno (-2,9%) e lo Iuav di Venezia, che registra una contrazione del finanziamento di 1,5 milioni di euro (-5%). Nel quadro di depressione generale, tuttavia, c’è una realtà che si pone in netta controtendenza: è proprio Verona, che, unica università del Veneto, e tra le pochissime in Italia, riesce ad ottenere da Roma per il 2011 addirittura più soldi dell’anno precedente: ben 92.193.491 milioni di euro, cioè 941.614 euro in più rispetto al 2010. A premiare Verona è soprattutto la cosiddetta «quota premiale», ovvero quella parte del finanziamento che lo Stato riserva agli atenei più virtuosi, in base alla valutazione di alcuni parametri, come la ricerca e i risultati. Detto che il Ministero quest’anno ha voluto accantonare circa il 15% di risorse in più per la «quota premiale » (erano 730 milioni nel 2010, sono diventati 832 milioni nel 2011), Verona è riuscita a strappare addirittura un gettone da 12,8 milioni di euro, ossia il 30% in più rispetto all’anno precedente.
(Fonte: G. Viafora, Corsera 19-12-2011)
 
RICERCATORI NON CONFERMATI. RICHIESTE AL GOVERNO PDF Stampa E-mail
I Ricercatori Universitari a Tempo Indeterminato Non Confermati (RUNC), chiedono a Governo, Parlamento e Istituzioni: 1) che la bozza di decreto legislativo (atto del governo n. 396) attuativo della legge 240/2010 (art. 15, commi 1-2) venga approvata urgentemente, prima che decada la delega al Governo (cioe’ entro gennaio 2012). 2) che il decreto sia formulato in modo da precisare chiaramente che tale adeguamento stipendiale deve valere per tutti i Ricercatori Universitari Non Confermati (a prescindere dall’anno di servizio in cui attualmente si trovano) a far data dall’entrata in vigore della 240/10 (riforma Gelmini) cioè dal gennaio 2011. Gli 11 milioni di euro stanziati per la copertura dell’operazione (previsti per la “revisione del trattamento economico dei ricercatori non confermati“ di cui all’art. 13 DM 349 del 3/11/2011, inserito nel FFO 2011) sono per l’appunto destinati a coprire i costi aggiuntivi per l’anno 2011. Questo perché se la “valorizzazione stipendiale” fosse invece attivata solo a partire da ORA (cioè dall’approvazione del decreto attuativo, presumibilmente dicembre 2011 o addirittura gennaio 2012) provocherebbe due effetti negativi: riguardare solo una minima quota di RUNC; creare una discutibilissima disparità di trattamento fra RUNC.
(Fonte: giovaniricercatoriuniversitari.wordpress.com 07-12-2011)
 
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