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‘RIVISTE DIROTTATE’ (‘HIJACKED JOURNALS’) PDF Stampa E-mail

Uno studio rileva alti livelli di plagio nelle c.d. riviste dirottate. Secondo una recente ricerca, l'alta percentuale di plagio nei lavori presentati a “riviste dirottate”, per lo più da studiosi provenienti da Paesi in via di sviluppo, mercati emergenti o ex-sovietici, rappresenta una minaccia per l'integrità scientifica. Lo studio, pubblicato su Accountability in Research il 17 agosto, è stato redatto da Anna Abalkina dell'Istituto per gli studi sull'Europa orientale della Freie Universität di Berlino e definisce le riviste dirottate come “siti web clonati di riviste legittime, che le imitano copiandone il titolo e l'ISSN, con l'obiettivo di ingannare i potenziali autori per indurli a presentare il proprio lavoro e a pagare le spese di pubblicazione”. Abalkina ha dichiarato a University World News che le riviste clonate rappresentano una sfida significativa per l'integrità della ricerca. “Purtroppo è molto difficile fermare l'attività fraudolenta delle riviste dirottate, poiché sono registrate in forma anonima e chiunque può creare un sito web per clonare una rivista”, ha dichiarato Abalkina. F: Wagdy Sawahel, UWN 30.08.24.