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RICERCA, INNOVAZIONE, UNIVERSITÀ NEL DISCORSO DI MARIO DRAGHI IN OCCASIONE DEL CONFERIMENTO DEL PREMIO EUROPEO CARLOS V IN SPAGNA PDF Stampa E-mail

“Dobbiamo ripensare l'ambiente dell'INNOVAZIONE in Europa. In percentuale del PIL, le imprese europee spendono circa la metà di quelle statunitensi per la RICERCA E L'INNOVAZIONE (R&I), con un divario di investimenti di circa 270 miliardi di euro all'anno. Anche il passaggio dalla ricerca fondamentale alla commercializzazione delle idee è molto più debole. Non ci sono CLUSTER DI INNOVAZIONE EUROPEI tra i primi 10 a livello globale e le nostre UNIVERSITÀ faticano a trattenere i migliori talenti. L'UE deve quindi definire la R&I come una priorità collettiva. Un'agenda comune potrebbe includere un maggiore sostegno alla RICERCA FONDAMENTALE, incentrato sull'ECCELLENZA ACCADEMICA, una maggiore attenzione all'innovazione dirompente e una maggiore capacità di sostenere le start-up e aiutarle a crescere. Dobbiamo inoltre creare le condizioni affinché l'innovazione si diffonda più rapidamente nell'economia. I fattori chiave sono: consentire alle imprese europee di raggiungere una scala ottimale, in modo da avere la capacità di investire in nuove tecnologie, e riqualificare i lavoratori europei, in modo che possano padroneggiare queste tecnologie”. Dal Monastero di San Jerónimo de Yuste, 14 giugno 2024.