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IL RUOLO RIVOLUZIONARIO DEI LARGE LANGUAGE MODELS PDF Stampa E-mail

Nonostante non sia stata ancora sviluppata una teoria del linguaggio definitiva e universalmente accettata, il piano sperimentale e applicativo dei modelli del linguaggio, più precisamente dei LARGE LANGUAGE MODEL (LLM), sta offrendo contributi significativi e spunti concreti. Piuttosto che risolvere la tradizionale dicotomia di calcolo vs. non-calcolo nel linguaggio, la stessa che ha diviso per anni lo sviluppo di sistemi basati su regole esplicite e sistemi probabilistici, gli LLM sembrano superare queste questioni precedentemente considerate centrali. Attraverso l’uso di vasti dataset e reti neurali, questi modelli trattano le sfide del linguaggio umano in modi che bypassano le tradizionali barriere tra i diversi compiti di elaborazione del linguaggio. Non solo unificano compiti precedentemente gestiti separatamente —come l’analisi morfologica, il riconoscimento di entità nominative, e l’analisi sintattica e semantica— ma li integrano efficacemente all’interno di un unico framework complesso. In tal modo, gli LLM offrono nuove strade per comprendere la complessità e versatilità del linguaggio naturale e aprono nuove frontiere nella comunicazione uomo-macchina in cui le macchine non solo modellano il linguaggio, ma lo comprendono e partecipano attivamente con noi nella complessa tessitura del nostro ‘mondo linguistico’. F: M. Grella 23.05.24.