DOTTORATO DI RICERCA. RICONOSCIMENTO DEL TITOLO CONSEGUITO ALL’ESTERO |
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L’Italia è uno degli ultimi Paesi OCSE per percentuale di dottori di ricerca sulla popolazione in età lavorativa 25-64 anni: lo 0,5% della popolazione, un quarto rispetto a Paesi come Svizzera, Stati Uniti, Svezia e Germania. Per il nostro Paese è dunque più urgente che mai facilitare l’inserimento di coloro che hanno conseguito il dottorato all’estero (italiani e non) nel nostro tessuto produttivo e scientifico, "Fra i motivi che scoraggiano i nostri giovani a tornare in Italia dopo aver conseguito un dottorato all’estero, l’incertezza e il labirinto normativo che regolano il riconoscimento del titolo nel nostro Paese hanno un ruolo importante. L’attuale disciplina, infatti, non solo prevede un pesante iter burocratico, ma anche un margine di incertezza per quel che riguarda il successo della procedura”. Per questo motivo, dichiara il sen. Andrea Crisanti, ho presentato un disegno di legge per assicurare il riconoscimento automatico e l’equipollenza a tutti gli effetti di legge del titolo di dottore di ricerca conseguito in università estere che abbia determinati requisiti di qualità con il titolo conseguito presso le università italiane. Il disegno di legge è stato firmato anche dal presidente della 7ª Commissione Cultura, Università e Ricerca del Senato. F: italiannetwork.it 03.04.24.
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