Home 2010 24 Novembre Il piano di programmazione del sistema accademico 2010-2013
Il piano di programmazione del sistema accademico 2010-2013 PDF Stampa E-mail
Arriva il Piano di programmazione triennale delle università 2010-2013 (bozza all’url http://3.flcgil.stgy.it/files/pdf/20101115/schema-di-decreto-ministeriale-programmazione-triennale-2010-2013-del-17-ottobre-2010.pdf), che definisce gli obiettivi e le regole che le università dovranno seguire per i prossimi tre anni su didattica, ricerca, studenti e fabbisogno del personale. Regole da seguire alla lettera perché solo chi raggiungerà gli obiettivi «di efficienza e qualità dei servizi offerti» potrà ricevere finanziamenti aggiuntivi dal ministero, sia attraverso la quota premiale, sia attraverso ulteriori fondi triennali messi a disposizione. Il piano 2010-2012 prevede, nello specifico, la fine dei corsi di laurea inutili, delle sedi distaccate non necessarie, dei dottorati con un basso numero d’iscritti, più rigore nella valutazione delle università telematiche ed eventuali fusioni e federazioni fra atenei. Il tutto anche grazie l'istituzione dell'anagrafe delle pubblicazioni scientifiche e quella dei laureati. Facoltà e corsi di studio. Nei prossimi tre anni di programmazione, si legge nella bozza di documento, non si potrà procedere all'istituzione e all'attivazione di nuove facoltà «con l'eccezione di quelle derivanti dall'accorpamento di facoltà esistenti». Inoltre, sempre nello stesso periodo di programmazione, saranno individuate, con un decreto ad hoc, tutte le classi di corsi di studio per le quali l'offerta formativa è sufficiente oppure inferiore a soddisfare i fabbisogni formativi del mondo del lavoro. Il CUN, come prevede la legislazione vigente, esprimerà il proprio parere sul programma dopo che si saranno espressi il Consiglio Nazionale degli Studenti e la CRUI. (ItaliaOggi 11-11-2010)