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DOCENTI DI RUOLO, TAB E RAPPORTO DOCENTI/STUDENTI NELL’UNIVERSITÀ STATALE PDF Stampa E-mail

Nell'università statale I docenti di ruolo oggi sono meno di 55 mila. Si possono aggiungere a questi al di fuori delle facoltà assunzionali circa 9 mila ricercatori a tempo determinato di tipo A, in totale 64 mila come nel 2008, con la differenza che a quell'epoca erano tutti di ruolo. Il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario (TAB) aveva una consistenza di 64 mila unità nel 2008 mentre oggi ci si assesta a meno di 48 mila. Tutto questo malgrado i piani straordinari di assunzioni, compreso quello pluriennale in corso finanziato dalla Legge di Stabilità del 2022 che nel 2026 porterà all'assunzione di circa 7 mila docenti e 4 mila unità di personale TAB. Nella relazione tecnica allegata a quella legge si denunciava la necessità di aumentare gli organici per il solo personale docente e ricercatore di 40 mila unità, mentre se ne finanziano solo 7 mila. Per far fronte a questa cronica mancanza di personale ogni anno le università attivano 30mila contratti di docenza con retribuzioni molto basse e a volte a titolo gratuito. Nel resto d'Europa nell'ultimo decennio si sono fatte scelte opposte: Germania, Francia e Spagna hanno organici che s'avvicinano, o superano, i 100mila docenti di ruolo, e per il personale TAB vale la stessa considerazione.
In Italia, secondo Education at Glance 2022, il rapporto docenti/studenti è alto, intorno a 20,3, cioè quasi il doppio di Germania (12) e Spagna (12,3), molto superiore a Portogallo (14,3), Regno Unito (15,4) e Francia (16,8). Le aule universitarie italiane, cioè, a confronto di tali Paesi hanno meno docenti di ruolo in grado di seguire i corsi, l'orientamento, il tutorato e le altre attività didattiche integrative. F: FlcCgil Settembre 2023.