Home 2010 26 Ottobre 26 miliardi perduti ogni anno nell’alta formazione
26 miliardi perduti ogni anno nell’alta formazione PDF Stampa E-mail
Si pensi al problema della cosiddetta fuga dei cervelli: se ogni anno 35.000 laureati e dottori di ricerca italiani trovano impiego in centri di ricerca prestigiosi degli Stati Uniti e dell’Europa ciò significa che il livello di alta formazione espresso dall’Università italiana è fra i più elevati al mondo. A questo proposito però si pone un problema davvero drammatico: i 35.000 cervelli annualmente in uscita, a cui corrisponde un flusso in entrata di soli 4000 laureati e dottori di ricerca stranieri, sono costati allo stato e alle famiglie per la formazione circa 600 mila euro ciascuno: il che significa che l’Italia si priva di intelligenze di eccezionale valore (motivo di grande orgoglio ma di grande angoscia per l’intera società italiana) mentre elargisce generosamente ogni anno circa 20 miliardi di euro a Stati non certo bisognosi come gli Usa, l’Inghilterra, la Germania e la Francia. Se a ciò si aggiunge che dei 15 miliardi di € di contributi Ue per l’alta formazione pagati ogni anno dal nostro Paese ne ritornano soltanto 9, arriviamo a un totale di 26 miliardi di euro perduti ogni anno: uno spreco che grida vendetta. (da una Lettera aperta al Presidente del Consiglio di E. Pelizzetti, rettore dell’università di Torino, La stampa 21-10-2010)