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TEST D’INGRESSO AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA PDF Stampa E-mail

Il prossimo settembre - quando si svolgerà per l'ultima volta il concorsone da oltre sessantamila candidati - le domande di cultura generale non ci saranno più, sostituite da «quiz di ragionamento logico e ragionamento numerico», ai quali seguirà una seconda parte disciplinare con domande di fisica, chimica, biologia e matematica. E dal 2023 cambia tutto: «Resta il numero programmato», dunque non si cancella la barriera all'ingresso ma «non sarà più un quiz, bensì un vero e proprio percorso, che può cominciare già al quarto anno delle scuole superiori, con corsi online gratuiti preparati dalle Università e prove di autovalutazione. E il test si potrà ripetere più volte per poter poi usare il punteggio migliore». Parola di Cristina Messa, ministra dell'Università e della Ricerca, che ha messo a lavorare tre mesi fa una commissione di professori universitari, ha raccolto la loro proposta e l'ha discussa in Parlamento. La Camera voterà la risoluzione che farà da cornice alla riforma, poi la ministra firmerà il decreto. I primi cambiamenti dunque ci saranno già quest'anno?
«Il test di settembre 2022 sarà ancora molto simile a quello degli anni scorsi. Sarà in presenza e cartaceo, ma con alcuni aggiustamenti. Sarà ridimensionata la parte delle domande di cultura generale, restano quelle di ragionamento logico e poi il resto sarà disciplinare. Dal prossimo maggio gli Atenei forniranno materiale online per le esercitazioni che potrà essere scaricato gratuitamente dagli studenti per prepararsi. E ad agosto ci saranno veri e propri corsi di preparazione, sempre online e gratuiti, curati dalle università. Chi vuole potrà fare anche un test di autovalutazione, il cui risultato resterà soltanto a disposizione dello studente stesso». (F: M. C. Messa, CorSera 13.02.22)