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GLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI (ITS), RINOMINATI ITS ACADEMY PDF Stampa E-mail

Con la legge approvata dalla Camera il 20 luglio scorso e in attesa di essere presentata al Senato, gli Istituti tecnici superiori (ITS), rinominati ITS ACADEMY, diventano una componente strutturale del sistema educativo italiano: un canale formativo terziario parallelo all'università in continuità con il sistema di istruzione e formazione tecnica e professionale e con i licei, simile a quelli esistenti da tempo in Germania, Francia, Spagna, Svizzera.
Questa legge sancirà che università e ITS conducano insieme la medesima partita: accrescere l'occupazione giovanile e la produttività e l'innovazione delle imprese.
Il disegno di legge affronta uno dei nodi che avevano fomentato la presunta concorrenza fra ITS e università: si stabilisce che esistono due canali di formazione terziaria paralleli e che l'ITS può anche offrire corsi di sei semestri con certificati di livello VI dell'European Qualifications Framework.
L'Italia è al penultimo posto in Europa per iscritti a un corso di formazione terziaria, universitaria e non (v. grafico). Per questo, finalmente, questa legge sancirà che università e ITS debbano condurre insieme la medesima partita: accrescere occupazione giovanile e insieme produttività e innovazione delle imprese; superare il mismatch fra competenze richieste e competenze disponibili; e soprattutto sviluppare quei nuovi ruoli e professioni che emergeranno nei processi di innovazione.
Fra lauree e ITS deve esserci divisione del lavoro ma anche una programmata «permeabilità» e un impegno comune nell'orientamento. Occorre favorire il passaggio dall'università all'ITS e viceversa, attivando «passerelle» bidirezionali. Oltre il 30% degli studenti oggi abbandona i corsi di laurea tecnico-scientifici dopo il primo anno. D'altra parte molti studenti dell'ITS al termine del loro percorso vogliono proseguire con una laurea. (F: F. Butera, Il Mulino 19.11.21)