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LA QUOTA PREMIALE DEL FINANAZIAMENTO STATALE. CONFRONTO ITALIA - INGHILTERRA PDF Stampa E-mail

Secondo uno studio di T. Boeri e R. Perotti ("L'università italiana continua a non premiare la ricerca", lavoce.info 17.03.21) nel confronto sulla qualità della ricerca tra Italia e Inghilterra la corrispondenza più precisa è tra la voce "VQR" in Italia e la voce "RESEARCH" in Inghilterra: entrambe basate sulla qualità della ricerca. Le quote nelle entrate totali sono in questo caso simili: 12,2% in Italia e 9,7% in Inghilterra. Ma secondo A. Baccini (Roars 27.05.21) se il confronto è condotto sui dati corretti, i risultati della comparazione tra Italia e Inghilterra cambiano radicalmente. Le entrate dell'intero sistema universitario statale italiano sono pari a poco meno di un terzo di quelle delle top-57 università inglesi. L'ammontare del finanziamento statale per studente in Inghilterra è quasi doppio rispetto a quello italiano. La quota premiale in Italia è circa il triplo della quota premiale inglese. Infatti, in Italia la quota premiale pesa ormai per il 23.8% delle entrate totali degli atenei, per un ammontare medio per docente di circa €40mila. In Inghilterra la quota premiale è pari al 7,9% delle entrate totali e l'ammontare medio per docente è pari a circa €14mila. Distribuire le 'risorse premiali' ogni anno in proporzione alla dimensione degli atenei ha rafforzato il processo per cui atenei in contrazione più marcata hanno visto diminuire non solo l'FFO base, ma anche la 'parte premiale'. La grande e costosa macchina della VQR è servita e serve a mascherare questa compressione selettiva e cumulativa dietro una parvenza di 'meritocrazia'.