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ISTITUTI TECNICI SUPERIORI. RIFORMA 1.2: RIFORMA DEL SISTEMA ITS. INVESTIMENTO 1.5: SVILUPPO DEL SISTEMA DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TERZIARIA (ITS) PDF Stampa E-mail

Il PNRR prevede un investimento significativo, €1,5 miliardi, e una Riforma strettamente intrecciata, che riguarda gli Istituti Tecnici Superiori. Obiettivi della Riforma sono:
- rafforzare il sistema ITS estendendo il modello organizzativo e didattico anche ad altri contesti formativi;
- consolidare gli ITS nel sistema ordinamentale dell'Istruzione terziaria professionalizzante;
- rafforzare la presenza attiva degli ITS nel tessuto imprenditoriale dei singoli territori;
- semplificare la governance degli ITS;
- ampliare il numero degli ITS;
- incrementare il numero di iscritti;
- integrare i percorsi ITS con il sistema universitario delle lauree professionalizzanti.
Il coordinamento fra le scuole professionali, gli ITS e le imprese sarà assicurato replicando il "modello Emilia Romagna" dove collaborano scuole, università e imprese.
L'investimento 1.5 con un finanziamento ragguardevole (un miliardo e mezzo fino al 2025) vista l'attuale dimensione del sistema ITS (18.750 frequentanti e 5.250 diplomati all'anno) ha la finalità di dare gambe alla riforma attraverso specifici interventi che partiranno nel 2021 e si concluderanno nel 2025. In particolare gli obiettivi di questa misura sono i seguenti: - Incremento del numero di ITS; - Potenziamento dei laboratori con tecnologie 4.0; - Formazione dei docenti perché siano in grado di adattare i programmi formativi ai fabbisogni delle aziende locali; - Raddoppio del numero di studenti iscritti in ITS e di conseguenza il numero di diplomati; - Sviluppo di una piattaforma digitale nazionale per le offerte di lavoro rivolte agli studenti in possesso di qualifiche professionali.
Particolarmente rilevante è l'intervento sugli ITS che di fatto si intende trasformare in Enti di formazione professionale terziaria scollegate dalle scuole (che fino ad oggi è l'ente promotore e soggetto pubblico di riferimento) e in cui la presenza di Università e degli Enti di Ricerca si trasforma in collaborazione invece che soggetti necessari per la costituzione degli Istituti. Nella versione finale il pesante intervento sugli ITS è stato mitigato con un riferimento esplicito al modello dell'Emilia Romagna "dove collaborano scuole, università e imprese" che comunque non sembra in grado di modificare l'indirizzo delle misure proposte. (F: Associazione Docenti e Dirigenti Scolastici Italiani https://tinyurl.com/yaueesju giugno 2021)