Home 2020 21 dicembre LAUREE–DIPLOMI-FORMAZIONE POST LAUREA–OCCUPAZIONE NUMERO CHIUSO A MEDICINA. IL CONSIGLIO DI STATO: “È STRETTA ED AUTONOMA COMPETENZA DEL MINISTERO E NON DEL SISTEMA UNIVERSITARIO DI VALUTARE L’ESSENZA E L’EFFICACIA DELL’OFFERTA POTENZIALE ANNO PER ANNO”
NUMERO CHIUSO A MEDICINA. IL CONSIGLIO DI STATO: “È STRETTA ED AUTONOMA COMPETENZA DEL MINISTERO E NON DEL SISTEMA UNIVERSITARIO DI VALUTARE L’ESSENZA E L’EFFICACIA DELL’OFFERTA POTENZIALE ANNO PER ANNO” PDF Stampa E-mail

Dal 2017 il Consiglio di Stato stigmatizzava le scelte ministeriali evidenziando "che l'aumento dei posti complessivi nelle Università italiane per detti corsi di laurea (Medicina e Odontoiatria), disposto sia pur a partire dell'a. a. 2019/2020, è indizio serio e non revocabile in dubbio della fondatezza della censura sul sottodimensionamento dei posti fin qui resi disponibili, compresi quelli per cui è causa, cosa, questa, che non smentisce, ma rende l'accesso programmato ai corsi medesimi fondato su numeri dell'offerta formativa, al contempo più realistici in sé ed adeguati ai prevedibili fabbisogni sanitari futuri". Oggi giunge la sentenza di merito conclusiva dei giudizi con la quale il Consiglio ha più diffusamente esplicitato la propria posizione stigmatizzando, duramente, le scelte del Ministero e lanciando un monito per il futuro del numero chiuso in Italia. A differenza di quanto sin'ora accaduto, il Consiglio di Stato ha ribadito "che è stretta ed autonoma competenza del Ministero e non del sistema universitario di valutare l'essenza e l'efficacia dell'offerta potenziale anno per anno" e non acriticamente recepirlo. Al contrario, stante l'evidente carenza di medici ed il peculiare contesto storico possono "imporsi anche nuove modalità, anche mediante l'innovazione tecnologica, di utilizzazione delle medesime strutture fino a che non venga compromessa l'adeguatezza della formazione". (F: economysicilia 25.09.20). Commento: Il CdStato non ammette l'autonomia universitaria come autonomia delle singole università nello stabilire l'offerta formativa adeguata alle proprie capacità recettive (PSM).