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UN’INDAGINE RIVOLTA AGLI STUDENTI SULLA DIDATTICA A DISTANZA PDF Stampa E-mail

Un'indagine online si è svolta tra l'8 aprile e il 2 maggio 2020 ed era rivolta ai 27.792 studenti di UniMoRe che il 6 aprile non avevano ancora presentato la domanda di laurea. Per gli studenti che hanno risposto all'indagine (circa il 20%) sono state raccolte informazioni sulle condizioni materiali e personali e sull'organizzazione dello studio e della didattica a distanza.
La grande maggioranza di studenti ha seguito le lezioni online con una soddisfazione media sufficiente, senza grandi differenze in termini di anno di corso. Accanto alla soddisfazione, c'è però da rilevare la più netta sensazione di carico e di affaticamento. Passare molte ore davanti a un monitor per seguire le lezioni rende più pesante e faticoso prendere appunti e seguire le lezioni, anche per la difficoltà a rimanere concentrati. Se un terzo degli studenti ha abbracciato la didattica in remoto con entusiasmo, due terzi lamentano confusione e insofferenza, smarrimento e insoddisfazione e circa quattro studenti su dieci sono "sperduti", insoddisfatti dell'apprendimento e confusi su come uscire da questa situazione.
La didattica di emergenza svolta in remoto sembra quindi necessitare di un quadro di regole chiaro, chiedendo ai docenti di rispettarlo in modo rigoroso. I suoi punti di forza riguardano per lo più la maggiore flessibilità nella fruizione della didattica: proprio per questo gli studenti suggeriscono il suo mantenimento anche dopo l'emergenza per chi studia e lavora. Assenza di interazione e difficoltà di fruizione della didattica sono per converso i punti di debolezza secondo altri gruppi di studenti. Altri ancora segnalano l'inefficace gestione delle lezioni online da parte dei docenti, i limiti della tecnologia e l'incertezza per lo svolgimento di esami, laboratori e tirocini.
(F: S. Colombini, G. Piscitelli e M. Russo, lavoce.info 16.08.20). Per saperne di più si consiglia la lettura integrale dell'articolo https://tinyurl.com/yxecprbf