IL NUOVO ISTITUTO NAZIONALE BREVETTI VEDRÀ LA LUCE ENTRO L'ANNO |
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Giuseppe Valditara cita l'Università di Lovanio che grazie a una rete di spin-off, incubatori e parchi tecnologici, incassa ogni anno dai suoi brevetti 90 milioni di euro. «Le università italiane, tutte insieme, incassano meno di due milioni». La soluzione, dice il capo dell'Alta formazione del ministero dell'Istruzione, è creare un ufficio nazionale dei brevetti, una sorta di mini-Istituto italiano di tecnologia con il solo compito di valorizzare e portare sul mercato i risultati della ricerca degli atenei e degli enti pubblici. Sulla carta, l'ufficio c'è già: «Lo statuto è pronto, manca solo la firma del ministro. Sarà una fondazione e vedrà la luce entro l'anno». Il nuovo Istituto nazionale brevetti, dalla sua sede non ancora definita in una qualche città italiana, aiuterà i ricercatori a «trasformare le loro idee in prototipi industrializzabili» e sarà composto da ingegneri che dovranno, per ogni idea, capirne il potenziale, individuarne i mercati e trovare i finanziatori. (Fonte: F. Margiocco, SecoloXIX 23-05-19)
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