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CONFRONTO CON L’ESTERO. PRESENZA DI DONNE NEL CORPO DOCENTE UNIVERSITARIO PDF Stampa E-mail

Regno Unito. In media il numero di professoresse nella più alta fascia di docenza si attesta intorno al 22%, leggermente al di sotto delle percentuali italiane (ma la percentuale sarebbe decisamente al di sotto di quelle italiane se nel conteggio fossero incluse anche le posizioni di PA).
Svizzera. Sommando PO e PA, si raggiunge circa il 21% fortemente al di sotto della percentuale italiana.
Danimarca. Il dato disponibile per l'università di Copenhagen (riferito al termine del 2015) indica una percentuale di donne PO pari al 22%; una percentuale anche inferiore è invece riportata per l'università di Aahrus con il 17%.
Germania. Mostra un dato nazionale medio intorno al 22% di donne in posizione da professore con le due principali università di Monaco di Baviera, la TUM e la LMU che mostrano percentuali di donne nel ruolo di professore tra il 18 ed il 22%, rispettivamente.
Francia. Mostra un 18% di donne nella categoria più alta di professori ma considerando solo le discipline scientifiche (unici dati disponibili del 2018) e perciò è ipotizzabile una percentuale decisamente più elevata considerando anche le discipline umanistiche.
Stati Uniti. Ad esempio per la Brown University e Princeton, nella più alta categoria di professori, il 25% di questi sono donne. Quasi identiche percentuali sono riportate per la Columbia University e per la Stanford University. Stessi numeri per la Harward.
Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC). Se si effettua un'analisi delle tre tipologie di finanziamenti individuali dal 2007 al 2016, si osserva che vince un ERC Starting Grant il 27% di donne, vince un Consolidator Grant il 28% di donne e vince un Advanced Grant soltanto il 14% di donne. (Fonte: F. Nestola, ilbolive.unipd.it 30-01-19)