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NECESSITÀ DI REVISIONE DELLA NORMATIVA SULLA VALUTAZIONE DELLA RICERCA PDF Stampa E-mail

È necessaria una revisione della normativa sulla valutazione della ricerca e sull'accreditamento, mirata a una decisa semplificazione e razionalizzazione, sulla base di nuovi criteri e finalità. Per avviarsi ad ottenere questi risultati sono auspicabili alcuni interventi. Occorre ripensare radicalmente struttura e funzioni dell'ANVUR, magari inserendolo come specifica e autonoma sezione di un'agenzia nazionale di valutazione del sistema dell'istruzione e della ricerca. Occorre rivedere le modalità di composizione del comitato direttivo dell'ANVUR. A questo riguardo si dovrebbe passare a un'agenzia di valutazione del sistema universitario con un CdA strategico che imposti (in accordo con il Decisore politico) le regole e gli indirizzi di gestione e che sostituisca l'attuale CD (in cui componenti diventano di fatto esclusivamente dediti alla valutazione del sistema di cui hanno fatto parte). Il CdA invece dovrebbe avere anche compiti di riflessione sul sistema di valutazione. A questo si dovrebbe aggiungere una componente Tecnico-Amministrativa che dovrebbe essere gestita da un Direttore Generale competente e che dovrebbe sviluppare le modalità di attuazione di controllo e di verifica. Si dovrebbe fortemente semplificare il sistema di valutazione come sopra prefigurato riducendo gli adempimenti burocratici e modificando i regolamenti di classificazione dei prodotti scientifici. Si deve eliminare la distinzione fra fasce di riviste. Una rivista dotata di comitato scientifico internazionale è già idonea ad accreditare le pubblicazioni ospitate. Occorre valorizzare la interdisciplinarietà. Si dovrebbe attivare l'Anagrafe dei Professori, Ricercatori e Prodotti Scientifici (ANPRePS prevista dalla legge 1/2009 e basata sulla consultazione pubblica svolta su tutti i docenti e ricercatori nel 2013-14) che con un unico strumento consentirebbe in automatico di avere tutti i dati di tutti i docenti e della loro produzione scientifica. (Fonte: Dalla riflessione complessiva sul tema della valutazione che il Capo Dipartimento MIUR Giuseppe Valditara ha inviato ai rettori. Red.ne Roars 06-02-19).
Commento. L'ANVUR in carica, a partire dal presidente Paolo Miccoli, segnala come il cambio di pelle istituzionale - un ente non più vigilato dal MIUR, ma un suo ufficio - potrebbe creare problemi con l'accreditamento europeo da parte dell'European network quality assurance: "L'indipendenza è una questione cruciale per la valutazione italiana e per il riconoscimento reciproco dei titoli di studio, il governo deve stare attento a non togliere all'ANVUR la sua terzietà. Valditara continua a dire che resteremo indipendenti". In serata, viste anche le proteste del Movimento 5 Stelle, sulla questione è intervenuto lo stesso ministro Marco Bussetti e ha dichiarato: "Sulla riforma del sistema di valutazione dell'Università, della Ricerca e della Scuola si stanno ancora facendo approfondimenti tecnici. La bozza di lavoro prevede un rigoroso rispetto dell'autonomia degli enti preposti, oggi ANVUR e Invalsi. Il MIUR garantisce una salvaguardia integrale degli attuali livelli occupazionali con un'attenzione particolare sull'assorbimento del precariato storico". (Fonte: Rep)